Politica

Ma Matteo accelera: vuole la leadership

Francesco Cramer

Roma Salvini accelera e domani a Firenze si candiderà come l'anti Renzi. Quindi come leader del centrodestra. Il capo del Carroccio vuole sfruttare l'onda trumpista. Come il neo presidente degli Stati Uniti si presenterà come il più diretto interlocutore del popolo: contro le élite, i salotti buoni, i poteri forti, la finanza. Il momento è propizio perché Renzi è in difficoltà e tutti i sondaggi raccontano di una possibile vittoria del No al referendum. Il premier potrebbe quindi essere travolto e Salvini ne vuole approfittare autocandidandosi a guida del Paese. Pare che anche qualche colonnello leghista l'abbia lanciato: «Questo è il tuo momento». Così, l'ambizioso Salvini, si lancia: sono pronto a guidare il centrodestra e il Paese. Domani andrà in scena la Lega Italia, ossia il progetto già annunciato a Pontida. Addio a un Carroccio a trazione nordista: Salvini vuole rappresentare tutto il centrodestra, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Calabria. A dar man forte al successo del grande raduno di domani ci sarà anche Giorgia Meloni che porterà a Firenze le sue truppe laziali, regione dove i fratellitalioti vanno più forte. E poi ci sarà Giovanni Toti, in pratica l'unico azzurro presente, forte di un asse di ferro stipulato con il leader del Carroccio e i governatori Maroni e Zaia. «Ormai è il vice di Matteo», scherza un parlamentare leghista che minimizza l'assenza di tutti gli altri big di Forza Italia: «Senza dubbio Toti è elettoralmente il più rappresentativo degli azzurri».

Sui contenuti del suo discorso c'è il massimo riserbo. Quello che dirà lo deciderà al momento, poco prima di arringare la folla. Di certo lancerà l'ennesimo aut aut agli alleati: «O con me o niente. Io vado avanti anche da solo». E il messaggio sarà rivolto al Cavaliere con la postilla sul futuro del centrodestra: «Mai più inciuci e governi tecnici. Se Renzi perde si vada al voto al più presto». Un tono ultimativo che non ha mai fatto piacere a Berlusconi. Salvini accende i motori della ruspa e un bel po' di benzina la mette il governatore del Veneto Luca Zaia: «È ora di scaldare i motori, un leader lo abbiamo e si chiama Matteo Salvini. Per me, che mi intendo di cavalli, è come un cavallo buono. Noi il nostro Varenne lo abbiamo ed è Salvini».

E Salvini è pronto alla corsa.

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