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Matteo esibisce il rosario: lo porto con me

Matteo esibisce il rosario: lo porto con me

Milano - Una signora gli regala un rosario e lui lo bacia sotto l'occhio vigile di una selva di telecamere. Il convegno delle Stelline regala un'altra immaginetta del Salvini defensor fidei. Lui twitta con umiltà: «Da ultimo dei peccatori lo bacio e lo porto con me». Come nel febbraio scorso quando, in piena bagarre elettorale, il leader della Lega aveva giurato «sul sacro Vangelo», sempre con il rosario fra le mani. E tutto questo non nella cornice di un qualche happening di paese, ma in piazza del Duomo, sotto la Madonnina. Così, l'arcivescovo Mario Delpini aveva preso le distanze: «Nei comizi si parli di politica».

Impresa vana con il vicepremier che fa sfoggio dei simboli della fede e si erge a paladino dei valori cristiani. L'identità cattolica come difesa di una tradizione, di un format sacro. Solo un paio di settimane fa Salvini aveva mostrato sull'immancabile Facebook la Madonnina benedetta a Medjugorje, insomma il capo della Lega ha ormai una certa dimestichezza con tutto l'armamentario religioso. Matteo il pio. Ma in un'intervista concessa alla Bussola quotidiana nell'agosto scorso il vicepremier ammetteva che il rosario lo dice «solo raramente». Anche se lo esibisce con una cadenza da spot televisivo.

«Mi faccio il segno della croce - aggiungeva - quando mi alzo e quando vado a dormire». Che, comunque, nella società liquida e postmoderna di oggi, non è poca cosa. Salvini, dunque, uomo del popolo che alla fede secolare di un popolo rende omaggio. E che tutela il patrimonio di civiltà che da quella lunga storia discende. Con gesti anche apparentemente piccoli che ne fanno un interlocutore privilegiato di tanti uomini e donne. Ecco il rosario regalato da un prete o quello offerto da una signora, naturalmente «un rosario speciale». Matteo sta di qua, contro quelli che predicano il dissolvimento di questo mondo e auspicano un ordine diverso. In cui anche il segno della croce è visto come un corpo estraneo e l'appartenenza non è più motivo di orgoglio ma di disagio.

Ecco, il Matteo Salvini nazionale fa la sua parte contro questa deriva e questo spaesamento, in una società che ha smarrito il senso del sacro.

E considera la Madonnina e il rosario solo segni di un folklore passato.

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