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Maturità al via per 500mila studenti

Oggi si parte con la prova d'italiano. E il toto-esame dice: terrorismo e Pirandello

Maturità al via per 500mila studenti

Roma - È il giorno più lungo dell'anno per tutti. Per i nostri maturandi, oltre che lunga, oggi sarà una giornata decisamente calda. Cade proprio il primo giorno d'estate l'inizio della maturità per oltre 500mila ragazzi (505.686 per l'esattezza). Il numero comprende anche 41mila privatisti (numero in crescita rispetto all'anno passato).

Secondo le stime del Ministero dell'istruzione è stato ammesso agli esami il 96,3% degli studenti dell'ultimo anno di liceo. La Sardegna è la regione che fa registrare il tasso più basso (94%) mentre la più virtuosa è la Basilicata (orgogliosa del suo 98,5%).

Oggi, a partire dalle 8.30, tutti sui banchi per l'apertura delle buste che contengono le tracce della prima prova (quella di italiano). Domani, alla stessa ora, sarà in programma la seconda prova che varia a seconda del tipo di istituto superiore (al classico ci si confronterà con la versione di latino mentre al liceo scientifico sarà in programma la prova di matematica). Secondo l'ordinanza firmata dal ministro Fedeli i maturandi dello scientifico possono usare calcolatrici purché non dotate di «capacità di calcolo simbolico (Cas)». In parole povere, non devono svolgere i passaggi algebrici. I ragazzi dovranno consegnarle già oggi alla commissione d'esame per gli appositi controlli. Ovviamente questo tipo di calcolatrici non deve avere alcun tipo di connessione wireless e devono sfruttare solo le pile. La terza prova di maturità è invece in programma lunedì prossimo (26 giugno) e a differenza delle precedenti non contiene indicazioni ministeriali. Tracce e quiz saranno decisi dai singoli istituti. Anche la durata della prova può variare da scuola a scuola. Dal 30 giugno, poi, si partirà con gli orali.

Per tornare alla prova di oggi, quella di italiano, la traccia considerata più ostica dagli studenti resta l'analisi del testo letterario. Gli autori del tardo Novecento, spesso i meno trattati durante l'anno, sono quelli che fanno più paura. Destino contrario, invece, per la traccia B: il saggio breve o l'articolo di giornale sono infatti tra i preferiti dai candidati. È considerata difficile anche la traccia C quella del saggio storico perché, per riuscire a portare a termine il compito assegnato, oltre alla conoscenza della materia serve creare riflessioni e collegamenti, che incidono sul giudizio della commissione. Il porto sicuro, per i più indecisi, resta la traccia D con il tema di attualità. Di solito, è una di quelle che piace di più ai maturandi: essere aggiornati sulle notizie di cronaca è la chiave per portare a casa un bel voto.

Ovviamente anche il toto-esame è agli sgoccioli. La vigilia è stata consumata con il solito tam tam, amplificato dai social. C'è il solito, annoso, problema delle ricorrenze. Vanno considerate? Sono troppo scontate? Insomma la Guerra dei sei giorni entrerà o no tra le tracce d'esame? E poi ci sono quegli autori (minori) che concorrono sempre nel toto-esame ma che poi non compaiono mai. La poetessa Alda Merini, ad esempio, sta all'esame di maturità come la candidatura di Philip Roth al Nobel: sempre annunciata ma mai arrivata. I ragazzi, almeno nei sondaggi dei giorni scorsi, puntano comunque su Luigi Pirandello (uscito l'ultima volta nel 2013 ma di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla nascita). Per gli appassionati di statistica ricordiamo che Ungaretti ha fatto la sua ultima comparsa undici anni fa, mentre Montale solo sei.

Unine europea, terrorismo, Donald Trump e immigrazione restano temi caldi sui giornali e quindi anche nelle previsioni dei nostri maturandi.

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