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Melania e Ivanka, la fronda rosa in casa Trump

La first lady si schiera col campione LeBron che critica il marito. E anche la figlia lo critica

Melania e Ivanka, la fronda rosa in casa Trump

Una fronda rosa, probabilmente la più inaspettata e dunque la più dolorosa per Donald Trump. Melania e Ivanka contro. La moglie-soprammobile e la figlia prediletta che si rivoltano; anzi peggio, che tradiscono il re. Non i consiglieri, non gli alleati politici: a smarcarsi dal presidente sono le donne, le più vicine, le più fidate, le più insospettabili.

Melania che lo rinnega e diventa spina nel fianco: la modella che sposa il tycoon diventato presidente che giorno dopo giorno si scioglie e prende posizione; la figlia più cara che si sforza di fare fronte comune ma che più in là non riesce proprio a seguirlo e cede. Tutto che corre veloce, che si gonfia e diventa caso politico. A scatenare (l'ultimo) strappo è l'intervista rilasciata dalla star dell'Nba LeBron James in cui affermava che il presidente americano sta alimentando il razzismo e dividendo il Paese. Affermazioni che non sono piaciute a Donald che non ha perso tempo e ha mandato uno dei suoi tweet al veleno: «LeBron James è stato intervistato dal più stupido uomo della televisione», il presentatore della Cnn Don Lemon, che «ha fatto sembrare Lebron intelligente, cosa non facile da fare», ha twittato Trump a proposito del cestista, ora nei Los Angeles Lakers. E si è innescata una reazione a catena. Dai fan agli sportivi, dai politici, alle persone di spettacolo. Ma a sorpresa ecco che arriva anche il sostegno di Melania, che volta le spalle al marito ed elogia il campione. La sua portavoce, Stephanie Grisham, ha dichiarato che James sembra «lavorare per fare buone cose per le prossime generazioni» e, «come ha sempre fatto, la first lady incoraggia chiunque abbia un dialogo aperto sulle questioni che riguardano i bambini», e «potrebbe visitare» la nuova scuola elementare per giovani ad alto rischio che James ha inaugurato nella sua nativa Akron, in Ohio. Il testo, diffuso da Cnn, contiene anche un'apparente reprimenda all'uso dei social media da parte del presidente, che ha insultato il cestista proprio su Twitter. «Melania ha viaggiato nel Paese e nel mondo parlando ai bambini del loro benessere, della vita sana, dell'importanza del comportamento responsabile online», ha sottolineato la portavoce. Anche Don Lemon, il presentatore di Cnn che ha intervistato James, ha chiamato in causa Melania. «Chi è il vero stupido? Una persona che porta i bambini in classe o una che li mette in gabbia? #BeBest», ha scritto su twitter, usando l'hastag della campagna per i giovani della first lady.

È questa dunque la nuova vita di Melania: colpire e affondare l'uomo che avrebbe dovuto accompagnare. Dai sorrisi plastici alle smorfie sempre meno velate. E mai che si ritrovi in sintonia con il marito. All'inizio erano solo mani che sfuggivano alla presa. Poi sono diventate dichiarazioni a viso aperto, presi di posizione orgogliosamente contro. Contro la divisione dei bambini messicani dai genitori. Una politica dell'immigrazione troppo dura da digerire anche per la sua prima sostenitrice. Ivanka alla fine ha ceduto e ha parlato, criticando la politica del padre sui bimbi immigrati e le violente critiche rivolte ai media. Donald è sprezzante e forte. Para i colpi di una moglie tradita che sta affilando gli artigli. Ma sull'appoggio incondizionato e devoto di Ivanka si è sempre vantato.

E mai avrebbe pensato di preoccuparsene.

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