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Meloni: "Conte difende poltrone M5S, noi per elezioni subito"

Giorgia Meloni attacca il premier Giuseppe Conte e annuncia che chiederà al presidente Mattarella di andare a elezioni subito

Meloni: "Conte difende poltrone M5S, noi per elezioni subito"

Il premier Giuseppe Conte punta a difendere le poltrone dei parlamentari pentastellati. È questo il ragiornamento di Giorgia Meloni che annuncia che chiederà al Capo dello Stato di tornare subito alle urne.

"Non si può invocare il rispetto della Costituzione e poi tramare per un osceno governo Cinquestelle-Pd che ha come unico obiettivo quello di impedire agli italiani di esercitare la loro sovranità, prevista dall’articolo 1 della Costituzione", attacca il leader di Fratelli d'Italia, contraria a qualsiasi tipo di "inciucio". Solo con il voto "può nascere un governo forte e coeso, capace di difendere gli interessi italiani", aggiunge la Meloni che, poi, attacca i grillini di sedersi al tavolo con Matteo Renzi per formare un esecutivo "sulla pelle degli italiani". "Si sta mettendo d'accordo -spiega - la gente che che avrebbe perso le elezioni e ci fanno anche la morale: Cinquestelle cari... Ma il cambiamento era questo? Fare la prostituta un pò con la destra un pò con la sinistra a seconda di chi ti dà qualcosa di più?". E chiede, inoltre, ai Cinquestelle se sono in grado di tenere insieme "la chiusura dei porti e la loro apertura"e "la critica all'Europa e il sostegno all'asse franco-tedesco". Duro anche il giudizio nei confronti di Giuseppe Conte che oggi si è voluto ingraziare "il Pd, e la Francia e la Germania, mandanti di quello che lui considera il suo prossimo incarico di presidente del Consiglio o da commissario Ue, per non andare a votare e mantenere la poltrona".

Durissimo anche l'attacco del senatore Ignazio La Russa: "Raramente ho sentito così tanti insulti in un solo intervento con il quale fino al giorno prima sei stato al governo. E te ne potevi accorgere prima amico mio", dice rivolto al premier Conte al quale ricorda che "non si può governare senza il consenso elettorale". E aggiunge: "Se si andasse a votare e si tornasse in quest'aula la composizione sarebbe diversa: gli applausi grillini sarebbero meno e forse nel Pd ci sarebbe qualcuno di più ma non risponderebbe a Renzi". Il senatore di FdI conclude con un messaggio per Salvini:"Errare è umano ma perseverare è diabolico".

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