Politica

La Meloni "detective" smonta le accuse di "Report"

Il programma ipotizzava l'acquisto di finti follower. Scintille con un giornalista su Bannon

La Meloni "detective" smonta le accuse di "Report"

Roma Mentre in Parlamento resta alto il dibattito sulla commissione contro odio e razzismo voluta dalla senatrice a vita Liliana Segre, i cittadini italiani pagano il canone Rai per diffondere fake news. Ne ha dato dimostrazione ieri la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che è scesa all'attacco della trasmissione Report, che nei giorni scorsi aveva mandato in onda un servizio in cui si ipotizzava l'acquisto in massa di follower finti su Twitter, dietro cui si nasconderebbero account marionetta/Bot messi in campo da qualche fantomatica rete sovranista mondiale. Una balla degna del più spicciolo complottismo, dice la Meloni, che ha portato il sedicente esperto Alex Orlowski, consulente della trasmissione, ad affermare che, grazie all'uso del software Audiense, si può rilevare come la Meloni abbia pressoché gli stessi follower del sito «Trash italiano» e che il 34 per cento di coloro che la seguono coinciderebbe con quelli che seguono anche la cantante Francesca Michielin.

Da puntualizzare che Orlowski è colui che su Twitter da tempo si vanta della chiusura di alcuni profili social, che attacca persino l'Arma dei carabinieri e che a più riprese insulta tutto ciò che parla del mondo sovranista. Facendo una comparazione, gli esperti di Fdi hanno scoperto che Report ha preso una cantonata. Paragonando i dati con quelli di Maria Elena Boschi del Pd, infatti, viene fuori che il 30 per cento di coloro che segue la politica segue anche la Michielin, ma viene fuori anche che la Meloni ha il 35,5 per cento dei follower del Pd, che combaciano anche con Giuseppe Conte per il 39 per cento o con Enzo Salvi per il 27 per cento.

Fdi ha controllato anche gli account sospetti di diversi profili, secondo il criterio del «manca la foto e hanno meno di 20 follower». Ebbene, Report su 1.287.578 persone che la seguono ha 416.951 profili sospetti (il 32 per cento), Nicola Zingaretti (Pd) ne ha il 40 per cento, Roberto Saviano il 34 per cento, Luigi Di Maio il 30 per cento e Maria Elena Boschi il 38 per cento. E la Meloni? Solo il 10 per cento. «Questo è spazzatura - ha detto la leader del partito - Report ha falsificato i dati che mi riguardano per costruire teorie surreali. Io non faccio parte di nessuna internazionale sovranista e mi chiedo come sia possibile che la Rai, ovvero la tv pubblica, si presti a questo gioco». Il giornalista di Report presente alla conferenza stampa ha chiesto anche dei contatti tra la Meloni e Steve Bannon.

«Non ho alcun rapporto che non sia quello che si è visto pubblicamente», ha concluso lei.

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