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"La chiusura dei porti viola le leggi": la Francia accusa ancora l'Italia

Il ministro francese: "Prendiamo 10 migranti della Sea Watch". Ma accusa: "L'Italia viola il diritto del mare chiudendo i porti". Salvini: "Non prendiamo lezioni dalla Francia"

"La chiusura dei porti viola le leggi": la Francia accusa ancora l'Italia

"È falso che l'Ue non si sia mostrata solidale con l'Italia". Ancora una volta la Francia nega le accuse dell'Italia all'Europa, ma anzi imputa a Bruxelles il merito del calo degli arrivi.

"Ora che la crisi migratoria è drasticamente diminuita in ampiezza grazie alle misure intraprese, l'attuale governo italiano ha fatto la scelta di soluzioni non concertate con i suoi partner europei, mentre denuncia la mancanza di solidarietà dell'Europa e dei suoi stati membri", insinua il ministro dell'interno francese Christopher Castaner, che già in passato si era scontrato con Matteo Salvini, soprattutto dopo i numerosi casi di "sconfinamento" della gendarmerie al confine.

Ma l'accusa più forte è sulla chiusura dei porti, che secondo il ministro di Parigi è stata annunciata "in violazione del diritto internazionale del mare, mentre degli sbarchi di persone soccorse in mare continuano a prodursi in Italia, tanto da navi di Ong che della guardia costiera italiana".

Castaner sostiene che la Francia ha già accolto 400 migranti sbarcati in Italia e a Malta nell'ambito di un coordinamento europeo e che stavolta prenderà 10 persone "che hanno bisogno di protezione e che potranno essere trasferiti al più presto sul nostro territorio". Insomma, tra i 40 sbarcati oggi Parigi sceglierà quelli che hanno diritto all'asilo e non i migranti economici.

La soluzione a cui pensa il ministro francese? "L'attuazione di un meccanismo permanente di solidarietà, al fine di assicurare sbarchi rapidi e in sicurezza, nel porto sicuro più vicino delle persone soccorse in mare, nel quadro di un dispositivo europeo prevedibile, affidabile e rispettoso del diritto internazionale". Cioè gli sbarchi nei Paesi più vicini a quelli di partenza dei flussi - Italia e Malta in primis -.

"Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere", ha replicato Matteo Salvini, "L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare.

Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani".

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