Cronaca locale

Milano, la tentazione del Papa: Pizzaballa al posto di Scola

L'ex custode della Terra Santa è uomo di dialogo con l'islam e amico di Martini L'arcivescovo di Milano fa 75 anni a novembre ma potrebbe lasciare in anticipo

Milano, la tentazione del Papa: Pizzaballa al posto di Scola

Si respira aria di cambiamento nella diocesi di Milano, la più grande del mondo, dove il cardinale Angelo Scola terminerà il suo mandato a novembre, al compimento del 75esimo anno di età. E Papa Francesco sembra aver già pensato al suo successore. Un'altra nomina sorprendente quella di Bergoglio, dopo quelle di Palermo e Bologna, affidate a due «preti degli ultimi», monsignor Lorefice e monsignor Zuppi. Per la diocesi ambrosiana, il Pontefice argentino starebbe pensando a padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, francescano dei minori, uomo chiave nel dialogo tra Vaticano e Terra Santa.Ma l'aria di cambiamento, nella curia milanese, si respira già in questi giorni, per le celebrazioni del Triduo Pasquale.

Per la prima volta, infatti, anche il cardinale Scola ha lavato i piedi a sei donne. Una rivoluzione, un allineamento con quanto indicato da Papa Francesco che, in un decreto di gennaio, aveva stabilito che anche le donne siano ammesse al rito. Bergoglio è andato oltre: ha lavato i piedi a tre musulmani (uno di religione indù), tre donne cristiane copte e cinque cattolici (quattro uomini e una donna).Il cardinale Scola andrà in pensione il 7 novembre prossimo. Il codice di diritto canonico, infatti, prevede che i vescovi siano tenuti a presentare le loro dimissioni al Papa al raggiungimento dei 75 anni. Spetta poi al Pontefice accoglierle, nominando il successore, oppure prorogare di qualche anno il mandato. Così è stato per Palermo, dove il cardinale Paolo Romeo è rimasto in carica due anni e otto mesi oltre al suo naturale mandato; oppure a Bologna, dove Bergoglio ha confermato alla guida della diocesi il cardinale Carlo Caffarra altri due anni e mezzo dopo i 75 anni di età compiuti dal porporato.Non sarà così per il cardinale Scola.

Francesco, infatti, sembra intenzionato a nominare subito il successore, chiamando alla guida della diocesi ambrosiana padre Pizzaballa.D'altra parte non è un mistero che tra Bergoglio e Scola non ci sia molta simpatia. Il Papa ha annullato almeno quattro incontri con il porporato, e ha rimandato di un anno la visita a Milano già fissata per il 7 maggio ufficialmente per «fare fronte agli impegni del Giubileo e accogliere i pellegrini a Roma». E non è nemmeno mistero il fatto che quando il Pontefice non abbia desiderio di incontrare qualcuno, utilizzi la formula «sto poco bene» o «sono impegnato». Non piace, a Papa Francesco, nemmeno la vicinanza del cardinale Scola al movimento di Comunione e Liberazione.Dunque non pochi motivi per far immaginare che quando Scola andrà in pensione, il Papa nomini immediatamente il successore. Ma l'attuale arcivescovo di Milano potrebbe anche fare una mossa a sorpresa e annunciare il suo ritiro, come avvenne per il suo predecessore Carlo Maria Martini, in anticipo di qualche mese. In pole position alla guida della diocesi ambrosiana ci sarebbe padre Pizzaballa (nessuna parentela con il portiere della Nazionale, la cui figurina Panini era introvabile).

A far circolare il suo nome è stato il Sismografo, sito molto informato sulle attività del Papa. Il frate minore, nato il 21 aprile 1965 a Cologno al Serio (Bergamo), incarna certamente le caratteristiche che incontrano i gusti di Francesco: un pastore con «l'odore delle pecore», prete di dialogo. È stato Pizzaballa il regista della storica visita dei presidenti palestinese e israeliano, Abu Mazen e Shimon Peres, in Vaticano; ed è stato sempre il frate a organizzare la visita di Bergoglio in Terra Santa nel 2013. La sua nomina alla guida della diocesi ambrosiana non solo si inserirebbe in continuità con l'ex arcivescovo di Milano, il cardinale Martini (suo grande amico quando l'anziano porporato, già malato, visse a Gerusalemme tra il 2002-2007) ma rappresenterebbe anche un ponte nel dialogo con la comunità islamica, una delle più grandi in Italia, di Milano. Per 12 anni custode di Terra Santa, dove ha maturato un'esperienza politica e pastorale, conosce diverse lingue.

Il suo mandato termina ad aprile; dopo di che, per Pizzaballa, potrebbe aprirsi l'esperienza alla guida della diocesi ambrosiana.

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