Elezioni Regionali 2018

Un Molise amaro per Di Maio: in due mesi bruciati sei punti

Il voto in Molise riscrive il risultato delle politiche. Il centrodestra cresce del 13,7%, mentre i grillini perdono il 6,3% dei voti. Prosegue la parabola negativa del Pd

Un Molise amaro per Di Maio: in due mesi bruciati sei punti

Nel giro di meno di un paio di mesi il Movimento 5 Stelle ha perso ben sette punti. Le elezioni regionali in Molise riscrivono i risultati delle politiche. Se il centrodestra brinda per l'elezione di Donato Toma a governatore, Luigi Di Maio e i suoi devono fare i conti con una brutta battuta d'arresto. Non solo perché Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono riusciti a strappare una Regione, che alla tornata elettorale del 4 marzo era grillina, ma perché il movimento fondato da Beppe Grillo vede sfumare più di sei punti.

Alle regionali Toma ha rappresentato una coalizione formata da nove partiti. Al termine dello spoglio ha conquistato il 43,46% delle preferenze. Andrea Greco, il candidato del Movimento 5 Stelle, si è invece fermato al 38,5%. Pressoché inesistente il candidato del centrosinistra, Carlo Veneziale, che non è andato oltre al 17%. Questi risultati riscrivono completamente il voto delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo. Due mesi fa, come fa infatti notare la Stampa, il Movimento 5 Stelle aveva infatti raccolto il 44,79%. Strada facendo, insomma, Di Maio ha perso per strada ben 6,3 punti percentuali. Il centrodestra, invece, ha fatto un vero e proprio exploit passando dal 29,8% al 43,46%.

Il vantaggio del centrodestra è apparso netto fin dalle prime battute dello spoglio, con uno stacco divenuto di ora in ora più decisivo. Buon risultato per Forza Italia primo partito all'interno della coalizione di centrodestra, con il 9,38% e la Lega seconda con l'8,23%. Fratelli d'Italia si attesta al 4.45%. Il Partito democratico prosegue la parabola negativa vista alle politiche. Tanto da finire sotto al 10%, più precisamente all'9.

03%, rispetto al 15,2% della consultazione del 4 marzo.

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