Per Napolitano 45 uomini di scorta
Interrogazione parlamentare sull'incredibile privilegio dell'ex presidente
Interrogazione parlamentare sull'incredibile privilegio dell'ex presidente

Sbarca in Parlamento la polemicha per la maxiscorta garantita all'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e alla moglie Clio. L'inchiesta, pubblicata domenica sul Tempo, ha rivelato che il presidente emerito avrebbe più uomini a disposizione per i propri spostamenti e per la propria sicurezza oggi di quanti ne aveva quando era ancora in carica. Quando era inquilino del Quirinale, Napolitano aveva circa 30 agenti a occuparsi del servizio di scorta. Ora, scrive Silvia Mancinelli sul quotidiano romano, «può contare su 45 agenti di scorta, poliziotti addestrati come e più dei colleghi, divisi ogni giorno in cinque turni e, va da sé, distolti dal servizio sul territorio». Se è scontato che a un ex presidente venga garantita la sicurezza, una scorta così sproporzionata appare «scortese» non solo nei confronti dei contribuenti che finanziano l'esercito di Re Giorgio, ma anche del successore di Napolitano, Sergio Mattarella, più parco nelle richieste. C'è poi il giallo del regolamento, in vigore dal 4 marzo 2015, che prevede la scorta solo al titolare del diritto, mentre Napolitano avrebbe chiesto e ottenuto un'auto aggiuntiva per la moglie. Inevitabile la coda polemica. Fabio Rampelli (Fdi) ha annunciato un'interrogazione parlamentare, e la senatrice M5S Paola Taverna, ieri, su Twitter è partita all'attacco sui troppi agenti che «fanno da badante a lui e alla sua emerita», in barba «a chi non può permettersi neanche una baby sitter» e «ai magistrati che ne avrebbero molto più bisogno di lui».
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