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Nasce Idea, il nuovo partito di Quagliariello

L'esperto di simboli politici, Gabriele Maestri, commenta: "Più che un partito è un'ennessima sigla nata al centro per contrattare con Forza Italia al momento del voto"

Nasce Idea, il nuovo partito di Quagliariello

Sfondo ocra e il nome "Idea", come acronimo di "identità e azione". Il nuovo partito di Gaetano Quagliariello è stata presentato stamane e vi hanno aderito non solo molti ex alfaniani come Carlo Giovanardi, Luigi Compagna, Andrea Augello, Eugenia Roccella e Vincenzo Piso, ma anche due deputati del gruppo misto come Renata Bueno e Guglielmo Vaccaro, finora ritenuti critici ma vicini alla maggioranza e non certo provenienti dal centrodestra.

"Non rinnego l'esperienza Ncd che è stata utile al Paese quando rischiava una deriva greca. Ma ora, fatte le riforme, serve una scelta. E se ci si definisce di centrodestra risulta incomprensibile diventare un pezzo di centrosinistra", ha detto Quagliariello spiegando che "Idea" "non è un nuovo partitino, né un'operazione di palazzo" ma un movimento per chi "è alternativo a Renzi" perciò sarà ammessa la doppia appartenenza anche se la maggior parte degli aderenti hanno già lasciato il Nuovo Centro Destra. Idea si rifà, quindi, all'area cattolica e centrista del centrodestra che guarda a candidati 'moderati' come Alfio Marchini a Roma, Corrado Passera a Milano, Gianni Lettieri a Napoli e Roberto Di Piazza a Trieste ma è difficile ipotizzare quale futuro possa avere un simile movimento.

"Il nome è obiettivamente nuovo e mi sembra che la parola "idea" sia stata usata solo da Rauti anni fa per il suo MIS (Movimento Idea Sociale)", dice Gabriele Maestri, autore del libro 'Per un pugno di simboli' che spiega: "Sia identità che azione evidenziano la scelta di non parlare a una sola parte politica sebbene 'azione' sia stata usata prevalentemente a destra e l'ultimo nato 'Azione nazionale' ne è un esempio". "Quaglieriello l'ha presentato più come un movimento che un partito ma il fatto che il simbolo sia rotondo fa presagire che abbia le credenziali per partecipare alle elezioni. Certo che più che un simbolo sembra il logo di uno studio professionale e graficamente ricorda molto quello della DeAgostini. Potrebbero prender qualche voto solo se si rivolgessero espressamente a quell'elettorato di centrodestra che chi si riconosce nelle idee cattoliche ma, da questo punto di vista, gli ingressi della Bueno e di Vaccaro pongono qualche problema di identità". "L'Italicum però - ricorda Maestri - non prevede coalizioni perciò è probabile che queste formazioni di centro come Ncd, Idea, Ala nascano solo come sigle per poter poi contrattare con Forza Italia ma è un ragionamento che vale solo se lo fanno in modo unito.

Attualmente solo la Lega Nord può permettersi di presentarsi col suo simbolo o in unione a un altro simbolo".

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