Cronache

Obbligatori 12 vaccini ma dall'anno prossimo e solo per i nuovi nati

Ecco le misure del decreto: per la scuola basterà essere iscritti nelle liste d'attesa

Obbligatori 12 vaccini ma dall'anno prossimo e solo per i nuovi nati

Roma Un anno di tempo per mettersi in regola con i vaccini. Il decreto che impone l'obbligo della profilassi da 0 a 16 anni è arrivato al Quirinale ieri per la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo la firma verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dunque sì all'obbligo ma con un anno di moratoria come avevano richiesto anche le Regioni per motivi organizzativi e come aveva preannunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, qualche giorno fa. Impossibile pensare di vaccinare una platea che oscilla intorno alle 800.000 persone prima dell'inizio del prossimo anno scolastico con soli due mesi di tempo. L'obbligo vincolante di fatto slitta al 2018 e sarà valido per tutti i nati dal 2017 in poi. Per chi è nato prima restano in vigore i precedenti piani vaccinali.

Uno schema più flessibile che forse aiuterò a smorzare le feroci polemiche che hanno accompagnato l'approvazione del provvedimento contro il quale comunque l'esercito dei novax ha già preannunciato una manifestazione il prossimo 11 giugno. Il decreto la prossima settimana verrà incardinato in Commissione Sanità al Senato che potrebbe anche apportare correzioni.

I vaccini obbligatori diventano 12 ma non si dovranno eseguire 12 punture. Si parte infatti con l'esavalente: anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenzae tipo B. L'esavalente si farà in tre dosi: a 3 e 5 mesi e un anno. Poi si eseguirà l'antimeningococcica B che per chi inizia entro i 5 mesi sarà suddivisa in 4 dosi. Poi la quadrivalente: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella con sole due dosi a 13 mesi circa con un richiamo a 5 anni. Infine la profilassi per il meningococco C a circa 14 mesi con un richiamo entro i 18 anni. Quindi niente iscrizione al nido o all'asilo senza profilassi e pesanti sanzioni lungo tutto l'obbligo scolastico da 6 a 16 per le famiglie dei bambini non vaccinati. Ma non da quest'anno. Per la scuola poi basterà dimostrare di essere in lista d'attesa per la vaccinazione pere frequentare senza problemi. Sanzioni che non scatteranno mai in modo automatico. La scuola verificherà l'avvenuta vaccinazione. In caso di mancata profilassi il dirigente scolastico segnalerà alla Asl il bambino scoperto e la struttura sanitaria convocherà i genitori per sottoporlo all'immunizzazione. Solo in caso di ripetuto diniego scatteranno prima le multe previste da 500 a 7.500 euro e solo come extrema ratio la segnalazione dal Tribunale dei Minori con l'eventuale sospensione della patria potestà.

«Eravamo preoccupati soprattutto per la tempistica -spiega l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera (FI)- Non sarebbe stato possibile consegnare a migliaia di persone i certificati vaccinali entro i primi di settembre e si sarebbero create code interminabili. Stiamo già pensando ad un meccanismo più veloce in modo che le famiglie possano scaricarli on line ma c'è comunque un problema di trasmissione di dati da superare».

Gallera si dice favorevole all'obbligo reso necessario da un clima di paure e polemiche «assolutamente irrazionali» nei confronti di vaccini sicuri «scelti dalla scienza e non dalla politica». Gallera sottolinea che la Lombardia si era già attivata per arginare l'epidemia di morbillo chiedendo ai pediatri di convocare le famiglie dei piccoli non vaccinati. Iniziativa partita nell'aprile scorso. Sono state richiamate circa 25.000 famiglie per invitarle a vaccinare i figli. Di queste il 10 per cento, senza bisogno di obbligo, ha risposta all'appello. Quindi circa 2.500 bambini sono stati vaccinati.

E i casi di morbillo continuano ad aumentare. Sono saliti a 2.719 dall'inizio dell'anno.

Tra gli ammalati l' 89 per cento non era vaccinato e il 6 aveva ricevuto solo una dose.

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