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"Olimpiadi a Roma? No grazie", l'articolo sul blog di Beppe Grillo

Sul blog di Grillo un post per dire no ai Giochi Olimpici 2024: "Roma ha davvero bisogno delle Olimpiadi?"

"Olimpiadi a Roma? No grazie", l'articolo sul blog di Beppe Grillo

Dopo le voci dal Campidoglio, l'articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo sembra chiarire la posizione del Comune di Roma sulla questione Olimpiadi.

"Roma, che non si è ancora ripresa dai mondiali di Nuoto del 2009 (con un deficit di 9 milioni di euro), che ha lasciato debiti e macerie ancora tutte da smaltire, dopo l’inchiesta dei magistrati sui grandi eventi e le cricche degli appalti con imprenditori e funzionari pubblici coinvolti, come il palazzetto delle vele di Calatrava a Tor Vergata, 250 milioni di euro per un cumulo di cemento e un ammasso di ferro che potrebbe costare circa 700 milioni di euro, i 26 milioni di euro per la piscina di Ostia, i 13 milioni di Valco San Paolo o la piscina costruita su suolo pubblico con fondi privati, poi offerta in concessione al Circolo Aniene, ha veramente bisogno delle Olimpiadi?"

Elio Lannutti, attraverso il blog di Beppe Grillo, esprime il suo parere sulla possibilità che i Giochi Olimpici del 2024 si svolgano a Roma. Una decisione definitiva dal Campidoglio ancora non è arrivata ma il fatto che l'articolo sia stato pubblicato sul sito del leader pentestellato lascia poco spazio ai dubbi.

Il presidente dell'Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari, finanziari, assicurativi) ritiene che le Olimpiadi siano soltanto utili alle classi politiche ed economiche del Paese: "Se le Olimpiadi o i mondiali, possono essere funzionali alle classi politiche ed economiche per appagare il delirio di onnipotenza di immarcescibili saltimbanchi e molti affari per gli imprenditori, i Giochi spesso vengono utilizzati per ipotecare il futuro dei giovani gonfiati di debiti e come potenti armi di distrazione di massa, con la finalità di offrire con lo spettacolo, ripreso in mondovisione da mass media e Tv che ne finanziano una minima parte dei costi, effimeri sollievi a condizioni economiche e sociali delle famiglie, che potrebbero essere momentaneamente appagate con le medaglie, prima di finanziare con le loro fatiche, i costosi apparati pubblici".

E conclude con un messaggio molto chiaro: "Sacrosanta la decisione di far rinunciare Roma alla candidatura delle Olimpiadi, per offrire un segnale di serietà e rigore nella gestione dei conti pubblici, per evitare che si possa continuare a giocare sulla pelle dei giovani, mentre il Paese non è ancora uscito dalla gravissima crisi economica, etica e morale che da anni lo perseguita".

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