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Ora Alfano scopre i vu' cumprà

Il ministro dell'Interno non vuole stranieri sulle spiagge italiane. Ma sono gli stessi che ha fatto entrare lui

Ora Alfano scopre i vu' cumprà

Angelino Alfano è un gaffeur inesauribile e instancabile. Ieri il povero ragazzo, che per grave colpa di Silvio Berlusconi è immeritatamente uscito dal più oscuro anonimato, ha calpestato l'ennesima buccia di banana. Altro che Tavecchio, quello del calcio in culo ai giocatori africani di pallone. Il ministro dissennato dell'Interno se n'è uscito con una boutade degna del più becero bar Commercio, a causa della quale pagherà il fio. Udite, udite le sue stolte parole: «Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu' cumprà; bisogna radere al suolo la contraffazione, rafforzare i controlli sulle spiagge contro l'abusivismo, contro i migranti che riempiono i litorali e le piazze, spacciando milioni di prodotti falsi; serve restituire serenità ai cittadini in ferie, eliminando gli stranieri che minano l'economia patria vendendo giocattoli, abbigliamento e oggetti informatici taroccati».

Adesso se ne accorge, l'Angioletto dei miei stivali? Se mi fosse figlio, lo prenderei a schiaffi, a fin di bene ovviamente. Come fa questo benedetto uomo ad approvare il cosiddetto piano Mare nostrum (o mostrum?), in base al quale l'Italia è obbligata a correre dietro a tutte le carrette stracolme di disgraziati, per salvarli dall'annegamento, portarli nei centri di soccorso, ospitarli per mesi investendo soldi che non abbiamo in cassa, e poi a incazzarsi perché coloro che è riuscito a trascinare a riva sono costretti, per campare, a smerciare paccottiglia lungo i litorali dove i suoi quattro elettori mostrano le chiappe chiare?

Si rende conto il ministro menestrello del Ncd che il suo comportamento è contraddittorio, anzi assurdo? Egli ha dato il suo assenso all'eliminazione del reato di clandestinità. E vabbè. Inoltre ha votato a favore della porcata - il Mare nostrum, appunto - che prevede il soccorso di chiunque sia intenzionato a invaderci. Di conseguenza non si comprende come Alfano si stupisca che la Penisola, della quale è responsabile in materia di ordine pubblico, pulluli di sfigati senza tetto, né reddito, impegnati a sopravvivere svolgendo attività illecite. Cos'altro potrebbero fare costoro per sbarcare il lunario? Andare a lavorare in banca? Aprire un negozio? Partecipare a un concorso per accedere al Viminale in veste di impiegati o funzionari?

Caro Alfano, è consapevole delle bischerate che pronuncia? Anche sotto il profilo del linguaggio, lei che collabora strettamente con la sinistra renziana, sbaglia. Definisce vu' cumprà i morti di fame che accoglie in casa nostra, ignorando che certi termini sono considerati dai suoi amici progressisti manifestazioni di razzismo. Hanno massacrato Tavecchio perché si è lasciato sfuggire una battuta cretina sui neri mangiatori di banane, e lei pretende di passarla liscia nominando invano il nome dei vu' cumprà, pur avendoli ospitati nonostante sia conclamata la mancanza di soldi per mantenerli? Fortunatamente essi si arrangiano a mettere insieme il pranzo con la cena (esagero), rifilando bidoni ai connazionali più fessi, altrimenti sarebbe inevitabile concedere loro la cassa integrazione come a quei simpatici operai di Alitalia capaci di disperdere migliaia di valigie a Fiumicino a titolo dimostrativo.

Lo so, lo so che andrebbero licenziati in massa questi giovanotti e che andrebbero espulsi tutti i vu' cumprà. Ma al governo ci state voi, sciocchini e inetti, non io e gli lettori esausti del Giornale. Angelino, prima di scrivere e divulgare le dichiarazioni strampalate che ho riportato nel presente articolo, non le è venuto in mente che il problema non è la proliferazione degli ambulanti abusivi dalla pelle nera, bensì l'assalto dei migranti alla nostra terra effettuato con la vostra complicità di governanti incoscienti? Gli extracomunitari fanno quello che possono, in genere i clandestini, mentre voi non fate un accidente per tenerli lontani spiegando loro schiettamente che siamo già troppi noi con la testa nella greppia e che non c'è né posto né pappa per intrusi. Senta, Alfano, mi sono scocciato di farle la predica. Mi pare evidente che lei non è in grado di comprendere.

È sufficiente udire i suoi discorsi senza capo né coda per avere la certezza che non le manca solo il quid, ma anche la sinderesi.

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