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Ora Bassolino sfida Renzi: "Penso a una lista civica"

Bassolino avverte il premier: "Se il Pd non rinsavisce si va avanti con un'ombra per tutta la campagna elettorale". E medita vendetta

Ora Bassolino sfida Renzi: "Penso a una lista civica"

Per Antonio Bassolino la partita non è chiusa. "Molti miei sostenitori mi stanno spingendo nella direzione della lista civica". Le liste si presentano 35 giorni prima del voto e si voterà a giugno. Insomma, di tempo per decidere ne ha eccome. "Certo, se il Pd non rinsavisce si va avanti con un'ombra per tutta la campagna elettorale - avverte in due interviste al Mattino e Repubblica - seguire in questa strada è un clamoroso danno per il partito, un boomerang spaventoso".

Dopo i clamorosi brogli documentati da Fanpage, che hanno portato Valeria Valente a vincere le primarie del centrosinistra, Bassolino annuncia che farà appello alla commissione di garanzia delle primarie del Pd a Napoli contro la bocciatura del suo ricorso e farà un altro ricorso da presentare all'analoga commissione centrale del partito, a Roma. "A Genova non era andata così - mette in chiaro - a Napoli deve essere rispettata. Non possono essere accettati due pesi e due misure. In Liguria ci furono annullamenti per episodi che, rispetto a quelli accaduti a Napoli, sono delle sciocchezze". E incalza: "Già le primarie le devono a me perchè solo grazie alla mia ostinazione nel volere un dibattito aperto abbiamo guadagnato temi, idee e contenuti spesi per la città. Ma ora perseverano. Ora di nuovo favoriscono de Magistris: ma insomma lo vogliono far vincere proprio?". Secondo Bassolino, il Partito democratico "preferisce, rispetto a episodi emersi così gravi, far finta di niente, attaccarsi a un codicillo". "Questo fa male al Pd - prosegue Bassolino - fa male a chi crede nel Pd e nel giusto rinnovamento. Sono diabolici. Devono rinsavire, a Roma". Quindi, attacca i vertici del Nazareno: "Da Roma bisognava stare zitti. Che ne sanno loro? La verità deve stabilirla Napoli. Parlando prima hanno voluto condizionare le decisioni. Ci sono riusciti una volta, ma io non mi fermerò. È nell'interesse di tutti i candidati".

Bassolino esclude la possibilità di fare ricorso anche al tribunale civile. La sua è una battaglia politica, e non di carte bollate. "Voglio che le irregolarità documentate da quel video vengano sanzionate politicamente". E dà appuntamento a tutti i suoi supporter a sabato prossimo: "Sabato ore 10,30 al teatro Augusteo #napoliriparte". Ma se Bassolino dovesse farsi una propria lista civica, per Matteo Renzi sarebbe una bella grana.

Perché, dopo le tensioni scoppiate a Milano sulla poco condivisa candidatura di Giuseppe Sala, avere in forse anche Napoli rischia di aprire una ferita che fa male anche al governo.

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