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Ostia e l'amnesia dei Cinquestelle

Hanno dilapidato ben 23mila preferenze in un anno e mezzo. Eppure i Cinquestelle, a Roma, sono in preda ad un’amnesia collettiva e parla di "raddoppio" dei voti

Ostia e l'amnesia dei Cinquestelle

Hanno dilapidato ben 23mila preferenze in un anno e mezzo. Eppure i Cinquestelle, a Roma, sono in preda ad un’amnesia collettiva. Nel X Municipio, fresco di voto, quei 14 punti percentuali persi per strada nei 17 mesi di governo Raggi non scalfiscono l’ottimismo grillino.

Più di un anno d’interregno capitolino, condito da faide interne, inchieste giudiziarie e un inedito turnover di assessori non pesano sul bilancio di questa tornata elettorale. Almeno a parole. In primis quelle della candidata presidente, Giuliana De Pillo, che ha sempre difeso il “buon operato” del primo cittadino di Roma e, ora, si prepara a sfidare al ballottaggio, il prossimo 19 novembre, Monica Picca forte di una convinzione: “Rispetto al 2013 il Movimento 5 Stelle ha praticamente raddoppiato i consensi”. Anche Virginia Raggi esulta e parla di raddoppio. “Abbiamo praticamente raddoppiato i voti del 2013”. Stesso refrain da Paolo Ferrara che, quell’anno era candidato alla poltrona di minisindaco del X Municipio e che, nel frattempo, è diventato capogruppo in Campidoglio.

Ma qualcosa non torna. Ci troviamo difronte all’ennesima mistificazione grillina, un po’ come quando il leader maximo del Movimento, Beppe Grillo, definì (contro ogni evidenza) “Roma pulita e senza buche”. Alle comunali del 2013, infatti, i grillini presero 15.082 voti complessivi, contro i 19.136 di oggi. Difficile, quindi, parlare di “raddoppio” e soprattutto paragonare due tornate elettorali che appartengono ad “ere geologiche” totalmente diverse.

A proposito di “onestà” sarebbe più corretto fare un bagno di umiltà e ammettere il drastico calo dei consensi. In realtà, infatti, il raffronto andrebbe fatto con il voto di un anno fa, quello con cui Virginia Raggi si afferma a furor di popolo conquistando il Campidoglio. Eppure nell’immaginario della leadership pentastellata quella “vittoria senza precedenti” è presto finita del dimenticatoio. Anche nella Ostia commissariata, i grillini, avevano incassato un risultato straordinario: il 44% al primo turno e il 76% al ballottaggio. Oggi, nonostante negli ultimi due anni la De Pillo (già consigliera municipale di Ostia ai tempi di Tassone) abbia ricoperto la carica di delegata del sindaco al litorale, sono precipitati al 30%. Ma a casa Grillo i toni sono trionfalistici.

Tutti preferiscono dimenticare le vecchie glorie per non fare i conti con le nuove “sconfitte”.

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