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Pd poco... democratico: "All'Assemblea non ho potuto parlare"

Dario Corallo, candidato alle ultime primarie del Pd, ha denunciato in un video di essere stato censurato durante l'ultima Assemblea nazionale: "Non mi hanno fatto parlare. Chi denuncia il correntismo è a sua volta un capocorrente"

Pd poco... democratico: "All'Assemblea non ho potuto parlare"

Sabato all'hotel Ergife di Roma si è svolta la prima Assemblea nazionale del Pd con Nicola Zingaretti come segretario. Ruolo che il governatore laziale ha assunto dopo avere battuto alle ultime primarie tutti i suoi sfidanti, compreso il giovane Dario Corallo.

Corallo - che aveva annunciato la sua candidatura alla poltrona dem più ambita con la promessa di "strappare il partito alle pippe" - non era andato oltre il 2% dei voti. Ma all'interno di un movimento politico tutti, compreso i cosiddetti underdog, hanno il diritto di parlare. Almeno sulla carta, visto che durante l'ultima Assemblea in cui Zingaretti ha lanciato in pompa magna la sua nuova agenda per arginare "la deriva di Salvini", non tutti hanno potuto farlo. Compreso lo stesso Corallo, che nelle ore successive al rassemblement dei dirigenti dem ha registrato e diffuso sui suoi canali social un video per denunciare una censura ai suoi danni.

"Sono stato tra i primi ad arrivare all'Assemblea e durante la relazione del segretario, con altre persone mi sono prenotato per parlare. Terminatala relazione, scopriamo che non si può fare perché si è fatto tardi: Zingaretti deve fare la relazione conclusiva e andare via. Vado a chiedere spiegazioni alla presidenza dove mi spiegano che prima di me si erano prenotate altre persone. Via whatsapp o e-mail?", si chiede ironicamente Corallo.

Che aggiunge: "A tutte queste persone è stato detto di no, che non è consentito parlare". E ciò, sottolinea l'esponente dem, nel momento in cui il Pd "è reduce dal peggiore risultato della sua storia". Poi, dopo un'analisi sociologica delle ragioni del calo di consensi della sinistra italiana, dovuto alla presenza di leader che rappresentano tutti quanti le classi sociali più ricche, ecco l'affondo finale. "Oggi (ieri, ndr) tutti i dirigenti hanno detto di essere contro le correnti... degli altri. Nessuno ammette di avere la propria. Zingaretti, capo dei zingarettiani, ci dice che non vuole le correnti. Cuperlo, che coordina i cuperliani, dice che non vuole le correnti, e così via. È una balla che continuano a raccontarci, una farsa che ci ha instupiditi", conclude il giovane esponente dem. Che forse attende di creare la sua, di corrente..

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