Politica

Il peggio della settimana tra polvere di stelle e cavalli matti

Il governo litiga e i Cinque Stelle si frantumano. E Salvini trotta

Il peggio della settimana tra polvere di stelle e cavalli matti

Piatto ricco mi ci ficco! E che piatto questa settimana. La politica ha dato il peggio di sé. Il menu è vasto e variegato. C’è né per ogni gusto. Tra Ilva, Alitalia, Mef e Mes il Governo non sa più che pesci prendere. O forse si, le sardine. Ma occhio, i gatti di Salvini sono già pronti a mangiarsele tutte.

LUIGI DI MAIO E BEPPE GRILLO

“Cadono le stelle, è buio e non ci vedo”. Questa, senza dubbio, è la colonna sonora di Luigi Di Maio. Il capo politico del Movimento 5 Stelle non sa più dove andare, ha perso il senso dell’orientamento dopo la mazzata ricevuta dai suoi sulla piattaforma Rousseau. Una bocciatura senza se e senza ma. Una crisi per i grillini e il movimento fondato da Beppe Grillo, arrivato a Roma in soccorso del piccolo Gigi. "Non rompete i coglioni... - ha detto il fondatore dei 5 Stelle ai suoi- il capo è lui...". Intesi? Il piccolo Gigi gongola e pensa: "prendetevela nel secchio...". Ma cosa pretende Grillo in cambio? Magari la totale svolta a sinistra del leader grillino?

MATTEO SALVINI

E mentre i grillini cercano di raccogliere la polvere di stelle, Salvini trotta. "Trotta trotta cavallino. E io trotto!", scrive sui social. E gode dopo la disfatta di Di Maio chiamando all’appello i delusi del movimento 5 stelle. Pare ci siano già diversi “onorevoli” a saltare sul carroccio.

SALVATORE SCUOTTO

Chi è? Un artista. Perché è saltato agli onori della cronaca? Per una scultura orribile: Salvini spara a due immigrati seminudi su una zattera. “La mano mi è scappata” dice Scuotto. “Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell’interno. Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi. Il suo messaggio politico è infantile, come una costante PlayStation in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo.” Dichiara il “creatore”. Ma quest’opera non istiga all’odio? Ce lo dirà la Segre, a capo della nuova commissione speciale. Il primo caso è aperto. Forse.

MATTEO RENZI

A giocare non c’è solo Salvini, ma anche Matteo Renzi. Il leader indiscusso di Italia Viva è divertito, ma non perché dall’interno mina ogni giorno il governo del povero Conte, ma perché negli studi Rai ha incontrato il prototipo originale di ET. Quello di “Telefono casa…”. Un’emozione unica per lui che sembra vivere su un altro pianeta. L’unico politico a sostenere la maggioranza di governo e ad attaccarla contemporaneamente. “Incontri ravvicinati del terzo tipo... Sono passati 40 anni, che emozione vedere da bimbetto il film al cinema. E quante lacrime…” Speriamo non abbia tanta nostalgia delle lacrime. Gli italiani, con lui, hanno già pianto abbastanza. La seconda volta no eh.

GIUSEPPE CONTE

Ha talmente paura di Renzi e compagni che Giuseppi si è barricato dentro Palazzo Chigi. Ha speso 23 mila euro (di soldi pubblici) per comprare un portone blindato con “occhio magico” per vedere chi gli va a bussare alla porta, e un mega impianto di videosorveglianza per il suo appartamento a Piazza Colonna. Ma come? Vive all’interno di uno dei palazzi più sicuri d’Italia, che bisogno c’è di tutta questa sicurezza? Si sente braccato. Forse rischia una crisi di nervi. È talmente nervoso che ha fatto anche sostituire il box doccia. Ha fatto comprare uno con 8 getti massaggianti. Se lo merita, dopotutto è a capo di un governo che non riesce a governare.

LE SARDINE

Ottime su una bruschetta calda con il burro. Credo piacciano anche a Suor Giulia Galli, che si è schierata al fianco delle sardine. Scesa in piazza per manifestare contro l’opposizione al governo. Una cosa mai vista. Una pizza contro l’odio che, però, odia. Gli insulti contro Matteo Salvini sono veramente patetici. “Lo vogliamo morto…” e bla bla bla… Ma una pizza contro l’odio può odiare? Misteri, magari della fede. Suor Giulia, conviene fare un po' di catechismo.

GIORGIA MELONI

La Meloni smaschera i grillini. Il giovedì alla camera non c’è nessuno. “Ops, transatlantico deserto. Tutti a casa di giovedì i moralizzatori grillini? Dai mi sento sola venite a farmi compagnia, assenteisti!” E i grillini hanno subito lanciato l’offensiva incartandosi.

“Oggi non ci sono votazioni in aula” dicono sui social ammettendo di lavorare solo quando si vota.

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