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Da Pelù allo chef Vissani: Renzi querela tutti i nemici

L'ex premier: "Troppe infamie, lo avevo promesso"

Matteo Renzi alla Feltrinelli di Palermo
Matteo Renzi alla Feltrinelli di Palermo

Roma - Nel diario internettiano di Matteo Renzi il pensierino di mercoledì 17 aprile è dedicato a tre temi: l'incendio di Notre-Dame, la corsa alla Casa Bianca di una giovane democratico di nome Pete Buttigieg e l'annuncio della richiesta di danni nei confronti di chi ha leso la sua immagine in maniera diffamatoria. «Avevo promesso - scrive - di iniziare a chiedere i danni per le infamie che ho ricevuto in questi anni. E vi avevo garantito che vi avrei tenuti informati». Nella sua newsletter l'ex premier onora insomma la promessa fatta il 22 febbraio annunciò che il primo bersaglio sarebbe stato Marco Travaglio per aver fatto una diretta televisiva esponendo in bella vista un rotolo di carta igienica con la sua effigie. Sempre in quell'occasione Renzi aveva anche detto di aver messo a disposizione di tutti un indirizzo mail per la segnalazione di altre possibili notizie infamanti sul suo nome. Ieri intanto la lista dei futuri «bersagli» renziani si è maggiormente definita. I primi dieci atti formalmente predisposti sono contro: Piero Pelù (il cantante dei Litfiba) «per avermi definito in diretta TV al concerto del primo maggio boy-scout di Licio Gelli». Solo al secondo posto di questa top ten troviamo il già citato Travaglio. Al terzo il Fatto Quotidiano «per avermi attribuito la realizzazione di leggi ad cognatum». Al quarto posto la giornalista Rai Costanza Miriano «per aver sostenuto che i bambini morti in mare sono morti per colpa di un porto aperto da Renzi». Anche uno chef di fama come Gianfranco Vissani in questa lista. La sua colpa? Averlo definito «peggio di Hitler». A seguire la giornalista Alda D'Eusanio per averlo insultato in tv. Chiudono la lista il ministro Elisabetta Trenta e la senatrice Giulia Lupo «per le dichiarazioni sull'aereo di Stato», il «Corriere di Caserta per un editoriale ancora sull'aereo di Stato, Panorama, «sulla vicenda Paita-alluvione di Genova» e tutti quelli che lo hanno definito «ladro in merito alla vicenda delle banche».

I primi a reagire alla notizia delle querele lo chef Vissani e la ministra Trenta. «Mi dispiace - ha commentato lo chef - che Renzi abbia capito male perché sono stato una persona molto leale. Era un modo di dire, come mi diceva sempre anche mio padre sei peggio di Attila, sei peggio di Hitler». Più acida la reazione della Trenta.: «A volte ritornano.

Se è nostalgico del suo aereo mi dispiace».

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