Politica

Pensioni, 6 miliardi in 3 anni: dal prestito per uscire prima alla quattordicesima

Faccia a faccia tra governo e sindacati. Si delinea la riforma del sistema previdenziale. Ecco cosa cambia

Pensioni, 6 miliardi in 3 anni: dal prestito per uscire prima alla quattordicesima

Sei miliardi in tre anni per le pensioni. All'indomani del via libera all'aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def), il ministro del Lavoro Giuliano Poletti incontra i rappresentanti sindacali e presenta le cifre della riforma del sistema previdenziale.

"Il governo - ha assicurato Poletti - lavora per trovare la massima condivisione possibile". La portata della riforma è sicuramente è più "pesante" rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni, che parlavano di 1,5 miliardi euro, ma inferiori rispetto a quanto chiesto dai sindacati che pretendevano due miliardi e mezzo all’anno. "Le misure non dipendono dalla trattativa con Bruxelles", ha assicurato Matteo Renzi spiegando che il governo intende muoversi a "piccoli passi". Il governo ha presentato ai sindacati un verbale di cinque cartelle che sintetizza i vari quesiti affrontati nel confronto sulle questioni previdenziali. Il cuore della riforma è il cosiddetto Ape, il prestito che permette ai lavoratori di uscire prima dal lavoro fino ad un massimo di tre anni e sette mesi. "In pensione - ha detto il premier ai microfoni di Rtl - si può andare prima rispetto alle regole della legge Fornero e accettando una piccola penalizzazione dello stipendio, non gratis".

Per le pensioni minime, invece, il governo conta di garantire "una sorta di quattordicesima". "Riusciremo a dare qualche soldo in più", ha detto Renzi. L'idea è di corrisponderla a quei pensionati che hanno un reddito personale complessivo fino a mille euro al mese. La platea dei beneficiari passerebbe così da 2,1 milioni a 3,3 milioni. Nei prossimi incontri governo e sindacati si sono impegnati a proseguire il confronto su adeguatezza delle pensioni dei giovani, previdenza integrativa, perequazione dei trattamenti pensionistici e separazione tra previdenza e assistenza.

"Ora l'attenzione è sulle misure che possono avere i seguito nella legge di bilancio - ha assicurato Poletti - poi riapriamo il confronto".

Commenti