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Pensioni, l'ammissione di Poletti: "Non siamo stati così bravi..."

Poletti: "Non siamo stati ancora così bravi da riuscire a risolvere questo problema, che è figlio anche del fatto che la contabilità dello Stato deve avere una copertura nell’anno in cui si realizza"

Pensioni, l'ammissione di Poletti: "Non siamo stati così bravi..."

"Nell’arco del 2016 saremo in grado di fare una proposta sulla flessibilità in uscita dal lavoro". Lo ha annunciato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in un videoforum a Repubblica. Poletti ha però riconosciuto: "Non siamo stati ancora così bravi da riuscire a risolvere questo problema, che è figlio anche del fatto che la contabilità dello Stato deve avere una copertura nell’anno in cui si realizza. Le operazioni troppo semplici rischiano di essere ingiuste. Qualsiasi soluzione sul tema deve essere sostenibile dal punto di vista sociale, quindi eventuali ritocchi devono essere compatibili con una vita dignitosa, e che stia dentro il bilancio pubblico. Il problema non è di coraggio politico, è un tema importante, che è all’ordine del giorno".

Il ministro poi ha trattato anche del tema esodati e ha spiegato: "Con questa legge di stabilità si è cominciato ad introdurre un elemento di flessibilità con il part-time rivolto ai lavoratori più anziani. Abbiamo recuperato la settima salvaguardia, che per noi è l’ultima: ci sono 32mila nuovi salvaguardati, arriviamo a 170 mila persone, l’obiettivo stimato inizialmente. Sappiamo che ci sono persone che non sono tecnicamente esodati, perché perdono il lavoro ma non hanno l’età per la pensione, e che quindi non sono coperte ma credo che la copertura sia molto larga, molto vicina al 100% degli esodati. Naturalmente su questo tema si scarica il problema dello scalone prodotto dalla Legge Fornero, per cui molti cittadini vorrebbero andare in pensione con le norme precedenti.

Ma non possono essere le norme sugli esodati a scardinare la norma Fornero".

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