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Pensioni, l'inflazione gonfia la spesa dell'Inps

Ma i contributi incassati battono le attese: 215 miliardi (+4,4%). Calderone: "Giusta la nostra politica"

Pensioni, l'inflazione gonfia la spesa dell'Inps

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La spesa per le pensioni nel 2023 ha raggiunto i 269,6 miliardi di euro, con un aumento del 6,3%, «soprattutto a causa degli adeguamenti all'inflazione». Secondo i dati dell'Inps sono cresciuti però anche i contributi incassati dalla previdenza: 214,6 miliardi, il 4,4% in più rispetto al 2022, e il 4,6% in più rispetto alle previsioni.

Sono state erogate prestazioni temporanee, come assegno unico, Naspi e bonus, per 38,6 miliardi, con un incremento del 10,1%: la crescita è stata del 12% per la Naspi e del 38% per l'Assegno unico. Nel complesso le riscossioni nell'anno ammontano a 395 miliardi con un aumento del 4,4% sul 2022, mentre i pagamenti sono stati pari a 396,8 miliardi con un più 7,36% sul 2022. La spesa per prestazioni istituzionali è stata pari a 317 miliardi. Le pensioni sono state 17,8 milioni e 3,6 milioni le prestazioni per invalidità. Nel 2023 gli accertamenti sui contributi versati sono stati del 39,2% superiori alle previsioni, con 2,4 miliardi nel preconsuntivo a fronte dei 1,7 miliardi dell'obiettivo. Nella sua relazione conclusiva l'Inps parla di «un bilancio estremamente positivo».

Per la ministra del Lavoro Marina Calderone, «i numeri ci danno ancora una volta ragione e ci incoraggiano a perseguire i cambiamenti che questo governo ha scelto di intraprendere per rafforzare e consolidare il lavoro buono e di qualità in Italia.

È un fatto la crescita dei contributi versati da lavoratori e datori di lavoro, a dimostrazione della vitalità e dinamicità del lavoro oggi in Italia, così come dell'estensione di quello regolare».

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