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La petizione pro Marino? Una bufala costruita a tavolino

Secondo Dagospia la raccolta di firme non sarebbe partita spontaneamente dai romani, ma anzi l'avrebbero sottoscritta anche molti non residenti della Capitale

La petizione pro Marino? Una bufala costruita a tavolino

La petizione pro Marino è una bufala. Il sindaco ha sempre sostenuto che la petizione promossa dal sito change.org fosse nata spontaneamente per volontà dei romani, ma il sito Dagospia ha scoperto che Marino ha mentito di nuovo.

A lanciarla è stato,infatti Daniele Dezi, un giovane romano "esperto di marketing e advertising", esperto in pubblicità online che non si è mai occupato di politica. Visitando il suo profilo Linkedin si scopre che campa promuovendo campagne digitali. Ha preso i venti punti stilati dall'ufficio stampa del Comune, li ha fatti propri e e li ha pubblicati su Change.org trasformandoli in petizione. La nuova manager del sito Elisa Finocchiaro lo ha poi mandato in giro in tutta Italia per arrivare alle 50mila sottoscrizioni e dal sito confermano che le firme siano state raccolte solo nella Capitale e/o dai residenti di Roma tanto è vero che uno di Milano può benissimo firmare su Change.

Marino si trasforma così, ogni giorno di più in un Pinocchio di professione. La petizione online è stata partita da un professionista che pubblicizza i suoi servizi con tanto di tariffario per la raccolta di consenso online: http://marketingprojectmanager.it/ è il sito il cui proprietario assicura grandi numeri per le sue petizioni online ed è lo stesso che organizza la petizione per Marino. Attraverso Facebook la petizione è diventata virale grazie alla pagina Facebook Io sto con Marino grazie anche al lavoro di diffusione di persone vicine all'ufficio stampa di Marino.

Da parte di Change.org sono arrivate le seguenti precisazioni:

1) Change.org non è mai stata contattata da Dagospia né ha pubblicamente divulgato dati sulla provenienza delle firme per la petizione di Daniele Dezi. Change.org non ha mai dichiarato che le firme siano esclusivamente di "elettori romani". E' però vero che abbiamo inviato una mail con la segnalazione della petizione a circa 160mila utenti registrati su Roma.
2) Elisa Liberatori Finocchiaro lavora in Change.org dal novembre 2012 e guida l’Italia da aprile 2015. Considerarla “nuova” è quantomeno fuorviante. L’invio “in giro in tutta Italia” è solo un’esagerazione tendenziosa: si è trattato in realtà di un piccolo invio via mail a circa 190mila persone, di cui 160mila utenti registrati su Roma, come già scritto al primo punto. Change.org ha in Italia oltre 4 milioni e mezzo di utenti, che vengono contattati ogni settimana, quindi un invio di queste dimensioni è per noi decisamente piccolo.
3) Specifico inoltre che l’invio via mail effettuato presentava sia la petizione in oggetto a favore dell’ex sindaco Marino, sia chiedeva agli utenti – qualora avessero opinioni differenti – di far partire la propria petizione sul tema “Marino sì o no”. Sul sito, infatti, ci sono attualmente almeno sette petizioni favorevoli o contrarie alla permanenza in Campidoglio del primo cittadino. E’ un tema che appassiona tuttora decine di migliaia di persone. Change.

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