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Pizzarotti: "Il Movimento 5 Stelle è in agonia profonda. La desistenza è un'ipotesi seria"

Il sindaco di Parma dice che in Emilia-Romagna i pentastellati rischiano di andare ancora più in basso dopo il risultato in Umbria. E aggiunge che alle Regionali sosterrà il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini

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Sottolinea che il Movimento 5 Stelle è in un momento di “agonia profonda”. E aggiunge che in Emilia-Romagna, i pentastellati rischiano di andare ancora più in basso dopo il risultato in Umbria. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e leader di Italia in Comune, esprime un giudizio sull’appuntamento elettorale che si svolgerà nella sua Regione il 26 gennaio.

Secondo Pizzarotti, “la desistenza” potrebbe essere “un’ipotesi seria e di buon senso". In sostanza, per il primo cittadino di Parma sarebbe meglio che il Movimento rinunci a candidarsi. Anche perchè i pentastellati stanno passando dal 32% delle Politiche "a un ruolo di minoranza", come evidenzia lo stesso sindaco.

In un’intervista al Corriere della Sera, Pizzarotti dice che darà il suo sostegno al candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini e auspica che sia lui a vincere rispetto a Lucia Bergonzoni, “che non ha espresso un programma o un' idea ma solo una vaga idea di cambiare senza dire come”, specifica il sindaco. A questo proposito, il leader di Italia in Comune spiega che l’Emilia Romagna è un baluardo tra le regioni del Nord a trazione leghista e quelle del Sud che lo stato diventando. Precisa inoltre che la vittoria è un obiettivo per invertire la tendenza dopo il voto umbro ma allo stesso tempo sottolinea che il risultato non sarà decisivo per la sopravvivenza dell’esecutivo. Un esecutivo che secondo il parere di Pizzarotti rappresenta “un'unione innaturale e strumentale nata con lo scopo di arrivare alle elezioni del prossimo capo dello Stato per garantire una scelta moderata. Qualsiasi risultato non cambierà il percorso”.

Sabato 16 novembre a Bologna il sindaco parmense parteciperà all’assemblea del Partito democratico. Pizzarotti ha intenzione di esprimere alcuni concetti importanti ovvero che il Pd deve riformarsi e allo stesso tempo deve iniziare una fase costituente per mettere in discussione forma, modelli e anche il nome. Per il leader di Italia in Comune “la parte progressista del Pd ha perso la sua forza propulsiva e manca una visione del Paese”. In sostanza, Pizzarotti crede che al centrosinistra servano alcune componenti per contrastare la destra.

Si tratta di tre anime: “una progressista, una più sociale legata al lavoro e ai diritti e una ecologista che guarda allo spazio lasciato dai Verdi”.

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