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Un poker di imprenditori per Berlusconi

Ferri, Novelli, Pettene e Riva: i manager che hanno colpito il Cavaliere

Un poker di imprenditori per Berlusconi

Roma - Silvio Berlusconi si gode la ritrovata centralità, tra sondaggi favorevoli, l'incontro chiarificatore con Giorgia Meloni, gli accordi stretti per le Amministrative, il riavvicinamento con gli alleati e i timori «pentastellati» testimoniati dall'intervista con cui Beppe Grillo lo ha messo ripetutamente nel mirino.

C'è anche un altro aspetto che, più sotto traccia, inizia a essere percepito con piacere nel quartier generale azzurro. Al di là della conflittualità «pubblica», nelle file della Lega, tra i dirigenti di prima fascia, è diffusa la convinzione che sia necessario fare di tutto per favorire il riavvicinamento tra il leader di Forza Italia e Matteo Salvini. Anche gli esponenti del Carroccio, insomma, sentono che c'è davvero possibilità di vincere e vogliono superare gli ostacoli e le diffidenze che ancora resistono.

Berlusconi poi continua a lavorare sotto traccia sul reclutamento e si tiene in contatto con i giovani imprenditori e professionisti che più lo hanno colpito finora come il monzese Francesco Ferri, vice presidente nazionale dei giovani di Confindustria, il bolognese Gianguido Riva, ex ad del gruppo Samo, l'avvocato Anna Pettene, moglie del patron di Erg Edoardo Garrone ed Emiliano Novelli, imprenditore nel settore della comunicazione.

Naturalmente le scelte politiche, così come quelle per le liste, dovranno obbligatoriamente tenere conto della nuova legge elettorale. L'ultima proposta del Pd a firma Emanuele Fiano che supera il nodo dei capilista bloccati attraverso collegi uninominali con riparto proporzionale, premio di maggioranza alla lista e armonizzazione verso l'alto delle soglie di sbarramento, non convince del tutto Fi. Gli azzurri, favorevoli al proporzionale in quanto più rispettoso di un sistema ormai «tripolare», hanno accolto con favore la marcia indietro di Matteo Renzi sul Mattarellum ma vogliono vederci chiaro. Berlusconi attende le primarie del Pd per entrare più nel merito della trattativa. Gli emissari forzisti, infatti, sono in stand by e considerano la nuova proposta Dem un modo per prendere tempo. Il senatore Lucio Malan, membro della Commissione elettorale azzurra, spiega: «Forza Italia ha presentato la sua proposta alla Commissione affari costituzionali della Camera: è una proposta unitaria, molto dettagliata articolata. Siamo in attesa che il Pd faccia qualcosa di simile».

Forza Italia continua a muoversi anche sul fronte dell'autofinanziamento. Sotto il coordinamento di Antonio Palmieri, ieri è partita la campagna social per il 2XMille. «Non lasciare l'Italia in mano a Renzi e a Grillo, dona il 2X1000 a Forza Italia», recitano gli slogan. Dati alla mano, l'anno scorso, grazie al contributo di 60mila cittadini, sono stati raccolti circa 600mila euro: poco per una forza politica come Forza Italia. Da qui la necessità di lanciare una grande campagna con i coordinatori regionali mobilitati sul territorio. Sul sito di Forza Italia c'è un vero e proprio vademecum con tutti i dettagli su come fare il versamento. «Scrivi F15 e firma!», è la raccomandazione. In un altro manifesto, Berlusconi sorridente stringe le mani ai suoi sostenitori in occasione di un comizio elettorale.

Una campagna e un appello che Forza Italia rilancerà per le prossime otto settimane.

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