Politica

La politica fa bene ai conti di Casaleggio

Nel 2013 boom di ricavi per la società del guru M5S, grazie al blog di Grillo e ai siti legati al Movimento

La politica fa bene ai conti di Casaleggio

La politica dà tante noie, critiche spesso immeritate, attira anche invidie e insulti (Casaleggio ne ha fatto addirittura un libro, Insultatemi! ), ma dà una grande visibilità. Se poi di mestiere fai la comunicazione e i siti internet allora può diventare un volano straordinario per il business. E proprio così, sfogliando l'ultimo bilancio della Casaleggio Associati Srl, sembra andare per il braccio destro di Beppe Grillo, il filosofo della Rete Gianroberto Casaleggio. «Guardatevi il bilancio della Casaleggio Associati depositato alla Camera di commercio. È tutto spiegato lì» disse Grillo infastidito dagli articoli «spazzatura» sul presunto ritorno economico che il blog (e il suo amministratore, la Casaleggio associati) avrebbe dal successo politico del M5S. Guardando quel bilancio, come consiglia il leader Grillo, si vede che il 2013, anno d'oro per il M5S che alle politiche si è imposto come il secondo partito più votato, è stato anche un anno d'oro per la Casaleggio Associati, che gestisce il sito beppegrillo.it , il portale internet del Movimento Cinque Stelle, e due siti d'informazione ( TzeTze e La Fucina ) pubblicizzati dal blog di Grillo e linkati dalle pagine del M5S su Facebook (407mila iscritti) e Twitter (313mila follower ), anch'essi gestiti dallo staff di Casaleggio, che in generale sovrintende sulle attività informatiche legate al Movimento.

Se nel 2012 la Casaleggio Associati fatturava 1,3 milioni di euro, nel giro di un anno ha quasi raddoppiato il giro d'affari, chiudendo con un ricavo di 2,1 milioni di euro. L'azienda dell'ideologo e di fatto numero due del M5S ha come core business la consulenza aziendale: «L'obiettivo della società - si legge nella presentazione dell'azienda con sede a Milano - è di sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter , seminari sulla Rete». Lo sviluppo di siti internet, però, da quando Casaleggio si è interessato anche ai movimenti politici (prima l'Idv di Di Pietro, di cui gestì il blog, poi il M5S) sembra diventata l'attività che rende di più. Dal bilancio non si evince in modo chiaro, ma la relazione che lo accompagna spiega la crescita del business facendo riferimento al «successo dei nuovi modelli editoriali sui diversi portali del gruppo». Cioè ai siti internet curati da Casaleggio, tutti farciti di banner pubblicitari, e tutti legati all'attività politica del M5S, unico partito in Italia, e forse non solo, ad avere come sede, per statuto, un sito internet (articolo 1 del Non-Statuto M5S: «La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l'indirizzo web www.beppegrillo.it »). La Casaleggio, in sostanza, gestisce la sede politica del M5S, e tutti i suoi annessi digitali.

E la cosa funziona bene. I profitti sono passati dai 68mila euro del 2012 a 255mila del 2013, con un dividendo di 245mila euro staccato ai quattro soci secondo le rispettive quote: il 30% a Casaleggio, l'altro 30% a suo figlio Davide, il restante 40% ai due soci Luca Eleuteri e Mario Bucchich. La fonte maggiore è ovviamente il blog di Grillo, che - secondo l'analisi del sito MuStat - sviluppa 294 visitatori unici al giorno. Il sito del leader, a sua volta, pubblicizza notizie degli altri siti della Casaleggio, così come fa anche la pagina Facebook di Beppe Grillo (1,6 milioni di follower ) e quelle del M5S, con la fastidiosa tecnica «acchiappaclic» (Tipo: «Guarda cos'ha fatto in aula questa deputata», con la foto di una onorevole in décolleté che lascia immaginare chissacché, così il lettore clicca...). L'amministratore di uno dei siti del gruppo, Lafucina, è direttamente Davide Casaleggio, il figlio del guru. Che da qualche tempo si vede anche in vesti politiche. A maggio è spuntato a Bruxelles insieme a Beppe Grillo impegnato a discutere l'alleanza con l'inglese Farage. A luglio invece Casaleggio jr si è materializzato alla Camera, negli uffici del gruppo M5S. Per mettere a punto, spiegano i grillini, una piattaforma informatica dedicata ai parlamentari Cinque stelle e un'altra (chiamata «Lex») per le proposte di legge on line. L'integrazione tra Casaleggio, anzi i Casaleggio, e il M5S procede.

E con reciproca soddisfazione.

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