Politica

Polizia e 007 di Sua Maestà perdono i dati di 800 terroristi

Erica Orsini

Londra I servizi di sicurezza britannici non sono più quelli di un tempo. Ieri, il Daily Telegraph ha rivelato che a causa di banali errori tecnici, fra polizia e agenti segreti, si sono persi i dati relativi a ben 800 sospetti terroristi, vale a dire il 10% del totale contenuto nel database del governo inglese. Se vi pare poco. Riscontri del Dna, impronte digitali, tutto polverizzato. La distruzione è avvenuta incidentalmente: un foglio che avrebbe consentito ai dati biometrici di essere conservati a tempo indefinito non è stato completato e così il disastro si è compiuto. Un errore simile, fatto proprio nel momento in cui il Paese si trova in stato di alta allerta terrorismo, rilevava giustamente il giornale, significa che potrebbero essere andate perdute anche informazioni vitali per la sicurezza nazionale.

La notizia è stata diffusa in un momento particolarmente delicato per il governo Cameron alle prese con il referendum Brexit e con un'emergenza migratoria ogni giorno più insostenibile. Giovedì i dati ufficiali hanno rivelato che il numero degli immigrati ha raggiunto il livello record lo scorso anno e che uno su tre non ha un lavoro. Secondo il rapporto stilato da Alistair McGregor QC, il Commissario dei dati biometrici che ha scoperto la mancanza dei profili di 810 sospettati, 108 di questi erano considerati così pericolosi che i servizi di sicurezza aveva anche allegato delle prove che dimostravano la necessità di conservare tutti i loro dati. MacGregor aveva già sollevato il problema lo scorso ottobre, ma ora i dati andati distrutti risultano essere il doppio di quelli inizialmente ipotizzati, una vera catastrofe.

Si tratta comunque di informazioni relative a persone che erano state arrestate dalla polizia eppoi rilasciate senza formali accuse. La legge stabilisce che i loro dati vengano cancellati entro sei mesi dal rilascio a meno che la polizia non decida di mantenerli a tempo indefinito nel loro database per ragioni di sicurezza nazionale. Il commissario ha spiegato che la distruzione è stata causata soprattutto dai «ripetuti ritardi» nel trasferimento del materiale informativo da parte della polizia e da «ritardi sostanziali» nella trasmissione dei profili dei sospetti da parte dei servizi di sicurezza.

La notizia dell'errore ha scatenato polemiche immediate tra le file dell'opposizione. Per il laburista Keith Vaz «una simile notizia non aumenterà di certo il livello di fiducia della gente». John Bahadur Lamb, esperto di Criminologia e Sicurezza all'ateneo di Birmingham, ha spiegato che simili errori richiedono una revisione completa del processi di immagazzinamento dei dati. «La distruzione di questi profili - ha spiegato al Telegraph - indebolisce in modo significativo i nostri sistemi di difesa in quanto non permette alla polizia di effettuare dei confronti immediati su individui sconosciuti.

Nel migliore dei casi questo significa che le indagini vengono rallentate, ma nel peggiore potrebbe consentire a dei terroristi di effettuare un attentato, mentre prima saremmo riusciti a fermarli».

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