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"Profughi in hotel". Dopo il post di Salvini l'albergatore ora ha paura

L'albergatore che si era offerto di ospitare profughi nel suo hotel in Trentino denuncia minacce. Salvini: "Il rilancio del Trentino non passa dai clandestini"

"Profughi in hotel". Dopo il post di Salvini l'albergatore ora ha paura

Si offre per ospitare profughi nel suo hotel, perché la stagione non è andata bene e lo dice ai giornali locali. Del resto la Provincia sta cercando sistemazioni, coi noti rimborsi di poche decine di euro al giorno. Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, viene a sapere della questione e ironizza con un post su un social network. Risultato: l’albergatore adesso ha paura, tempestato di chiamate di insulti, qualcuna di minacce, pure di morte, pochissime di solidarietà. Così come sono molte le parole di biasimo per l’hotel negli oltre 2.000 commenti al post di Salvini, scritti su Internet in 24 ore, insieme a oltre 15.000 Like.

"Vi piacerebbe - si legge nel post di Salvini - fare qualche giorno di VACANZA in montagna? Se siete PRESUNTI PROFUGHI, potete! In Trentino, sul Monte Bondone, i gestori dell’Hotel (...) (sulle piste da sci, con palestra e solarium) vi aspettano. Il signor (...) infatti dice "siamo in grado di ospitare 50 persone, abbiamo 26 stanze e 20 appartamenti grandi... saremmo in grado di fornire loro anche i pasti, dando a disposizione il personale". Che cuore d’oro... CHI PAGA? VOI. Per prenotazioni e informazioni tel (...)".

Segue il numero di telefono, oltre ai nomi dell’albergo e del gestore, qui omessi. Gli scarsi introiti della stagione invernale per l’hotel pare comunque non dare vantaggio dalla disponibilità verso i profughi, perché la Provincia sembra abbia ritenuto la zona troppo distante dai centri di accoglienza. Salvini invece ha detto che andrà a trovare l’albergatore e con lui il segretario trentino della Lega Nord, Maurizio Fugatti. "La posizione che abbiamo preso - ha detto Salvini in un collegamento telefonico con una conferenza stampa della Ln a Trento - parte da tante sollecitazioni di imprenditori, commercianti e albergatori trentini. Il rilancio del Trentino non passa dai clandestini e dai presunti profughi".

E ha annunciato che per le richieste di aiuto di commercianti e imprenditori trentini "la prossima volta, visto che le minacce e l’insulto non sono mai giustificate, né accettabili, daremo i numeri di telefono della Provincia di Trento".

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