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L'ipocrisia dell'Iran per le donne

L'ipocrisia dell'Iran per le donne

Azadeh Namdari, una nota opinionista e giornalista televisiva iraniana, che nei suoi programmi caldeggia le idee conservatrici del regime degli ayatollah, è stata sorpresa durante una vacanza in Svizzera senza velo e mentre beveva birra in un parco col marito. Lo scoop, visibile su observers.france.com ha destato scandalo tra gli internauti iraniani: la Namdari ha difeso i valori religiosi e indossato il chador in televisione soltanto per ottenere un posto di lavoro molto ambito. Su Observers sono affiancate due foto della donna, nella prima veste pantaloni e maglietta sportiva e beve la sua bibita proibita attaccata alla bottiglia, mentre nella seconda indossa la veste nera islamica durante un'intervista in cui ne elogia il significato religioso.

L'ipocrisia della giornalista è come quella di chi sostiene un relativismo culturale per cui le donne indosserebbero il velo e starebbero rigorosamente coperte in piena estate o nuoterebbero con il burkini per una scelta volontaria e spirituale e non a causa di un bieco sessismo che pretende una totale sottomissione e umiliazione del mondo femminile.

L'autorità iraniana aveva eletto la Namdari simbolo di tutte le donne islamiche rispettabili, proprio per le sue idee rigorose sul velo. La giornalista prestandosi a questa farsa si è resa responsabile del perpetrarsi di una cultura dell'apartheid. In Iran le donne non possono frequentare gli stadi nemmeno alla presenza dei mariti. Possono essere arrestate dalle ronde della moralità se indossano la gonna. È un Paese in cui molte adolescenti sono obbligate al matrimonio combinato.

Narges Ali Shojaei aveva 17 anni e pochi giorni fa è stata uccisa perché rifiutava di sposare suo cugino. Pur di evitarlo aveva tentato il suicidio due volte ma al terzo no è stata raggiunta dai colpi di pistola sparati da suo fratello. L'ha uccisa in casa loro. Nella casa dove sono cresciuti, dove hanno condiviso giochi e merende. L'integralismo ha vinto sulla voce del cuore e del sangue.

Saranno mai stati complici questi due fratelli prima che alla ragazza fosse imposto il cugino? Il fratello ha considerato la sorella soltanto come una donna che deve sottomettersi oppure anche in quella casa sarà capitato qualche volta di provare affetto e forse di scambiare una carezza.

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