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Renzi: "Sul Quirinale nessun patto preventivo tra Pd e Forza Italia"

Il Nazareno e il post-Napolitano non vanno di pari passo. E a Marino dice: "Dateve 'na mossa"

Renzi: "Sul Quirinale nessun patto preventivo tra Pd e Forza Italia"

"Dire che sono tutti colpevoli fa il gioco dei criminali". Ora "Roma deve ripartire". C'è anche lo scandalo Mafia Capitale in una lunga intervista che il premier Matteo Renzi ha concesso al Messaggero, in cui chiede al Campidoglio di non stare fermi: "Mi verrebbe da dir loro in romanesco: ahò, dateve 'na mossa", anche se ammette di capire il perché siano scossi.

Se però il capitolo Mafia Capitale è ovviamente importante, nei pensieri del presidente del Consiglio c'è anche molta politica. E uno dei capitoli aperti in questa momento è quello del Quirinale. "Non c'è nessun patto preventivo tra Pd e Fi", chiarisce Renzi, secondo cui "oggi chi fa nomi li vuole solo bruciare".

L'opinione del presidente del Consiglio non è quella di Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, che intervistato dal Corriere della Sera parla di un percorso virtuoso su cui procedono Pd e Forza Italia e aggiunge: "Non si capisce perché la scelta dell'arbitro della vita politica degli italiani debba rimanerne fuori. Davvero, è una cosa che non ha senso".

Poi critica la magistratura, che si è fatta sentire ieri sulla lotta alla corruzione.

"Gli strumenti per combatterla ci sono e sono stati aumentati - dice -, siamo il governo che ha messo Cantone all'Anticorruzione, e che vuole ripristinare il falso in bilancio". E chiede di esercitare la giustizia "nei tribunali":

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