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Raggi "paladina del diritto d'autore" che copia i programmi di altri

La Raggi scrive sul Comune di "credere nel valore sacro delle idee e nel diritto alla tutela della loro proprietà", ma poi si scopre che le sue linee guida sono copiate

Raggi "paladina del diritto d'autore" che copia i programmi di altri

Nella pagina ufficiale del sito del Comune di Roma dedicato al sindaco/sindaca Virginia Raggi (il bisticcio è capitolino, non nostro, poiché sul sito compaiono indifferentemente entrambe le diciture) la prima cittadina della Capitale è presentata con una biografia essenziale ma non priva di elementi di interesse.

Si legge che la Raggi è nata a Roma nel 1978 e cresciuta nel quartiere San Giovanni - Appio Latino. Si legge per esempio che la carriera di avvocato è "dovuta al semplice sudore della fronte di mio padre e di mia madre". Si legge soprattutto che fra le principali occupazioni dell'avvocato Raggi figurano i temi legati al "diritto civile, giudiziale e stragiudiziale e in particolare di diritto d'autore, di proprietà intellettuale e nuove tecnologie."

Non solo: la nuova sindaca "crede profondamente nel valore sacro delle idee e nel diritto alla tutela della loro proprietà." Parole encomiabili, non v'è dubbio.

Ma che dire delle linee guida per il governo di Roma Capitale, con cui la stessa Raggi si è presentata al Campidoglio, scopiazzato a mani basse da diversi documenti raccolti qua e là da vari siti internet. A venire "saccheggiate" furono una conferenza dei Verdi e il sito dell'Agenza digitale.

Chissà che ora a qualcuno non venga in mente di saccheggiare anche la biografia della sindaca pubblicata sul sito ufficiale del Comune e non le rinfacci quell'interesse sbandierato per "il valore sacro delle idee".

Proprie e altrui.

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