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Rai, Bianca fa la martire: "Voglio tutele o vado via"

Dopo Fazio e Annunziata, anche la Berlinguer "minaccia" i vertici di lasciare l'azienda

Rai, Bianca fa la martire: "Voglio tutele o vado via"

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All'appello dei presunti martiri di questa nuova Rai non poteva mancare Bianca Berlinguer, da sempre agguerrita generalessa del battaglione scelto della sinistra progressista della tv di Stato. Finora, dopo aver visto andar via Fazio, Littizzetto, Gramellini e Annunziata, se ne era stata stranamente in silenzio. Stranamente, appunto. È delle ultime ore, invece, l'indiscrezione secondo cui la presentatrice avrebbe minacciato i vertici di lasciare l'azienda qualora il suo talk «CartaBianca» non venga opportunamente tutelato. Però, almeno a quanto si apprende, le vessazioni a cui sarebbe sottoposta non sono la chiusura del programma, tantomeno un suo ridimensionamento di orario o di budget, o un cambio di palinsesto, autori, studio, città. O, che so, la decisione di riportargli via Mauro Corona. No, la vera minaccia arriva da un'altra donna, da Francesca Fagnani che avrà l'ardire (cioè, così è stato deciso nel prossimo palinsesto a partire da settembre, seguita a novembre da Alessia Marcuzzi) di andare in onda in contemporanea, al martedì, su Raidue con «Belve», proprio alla stessa ora di «CartaBianca». La Berlinguer sarebbe irritata perché le due trasmissioni vanno a pescare nello stesso tipo di pubblico interessato all'attualità, si «cannibalizzano» si dice in gergo. Insomma, secondo la giornalista la scelta di palinsesto sarebbe stata fatta per «costringerla» ad andarsene, per metterla in condizione di non fare ascolti sufficienti. A parte il fatto che la Fagnani già in questa stagione (a febbraio) era stata promossa nella prima serata del martedì, comunque le due trasmissioni sono alquanto differenti: la prima di interviste leggere a personaggi famosi, la seconda di approfondimento. Se le ipotesi della Berlinguer fossero realistiche vorrebbe dire che veramente i vertici Rai stanno mettendo in atto strategie per azzerare tutti i «covi comunisti» che da anni presidiano il terzo canale. Intanto, sempre secondo voci circolanti, la stessa Bianca sarebbe in contatto con Mediaset per un eventuale passaggio, ma questo avrebbe ancor più del clamoroso, visto che andrebbe a lavorare nell'azienda del sempre avversato Berlusconi.

Comunque, qualunque colore avessero, destra sinistra o centro, la figlia dello segretario del partito comunista ha sempre avuto rapporti burrascosi con i capi azienda. È rimasto storico il caso dell'epiteto «gallina» come l'apostrofò Mauro Corona (cui segui la lite con il direttore Franco Di Mare).

Intanto, ieri, il cda ha vagliato i palinsesti della prossima stagione, passaggio molto importante per il nuovo corso della Tv di Stato con i vertici decisi a raccontare il paese con un'ottica diversa, in mood più pluralista. Il nodo del contendere (i consiglieri di sinistra hanno protestato) resta Raitre: ovviamente ora si dovrà vedere se Berlinguer (ed è probabile che resterà al suo posto) continuerà con «CartaBianca». Per il resto, come abbiamo già illustrato, «Report» passerà alla domenica nello spazio che era di «Che tempo che fa» e al lunedì al suo posto da novembre proverà un nuovo talk Nunzia De Girolamo. Si è poi tanto parlato dell'assalto delle truppe di destra. Per esempio, alla domenica pomeriggio: dopo «In mezz'ora» che passerà nelle mani di Monica Maggioni, il programma «Rebus» è stato tolto allo storico volto Rai Corrado Augias (a cui resta però «La gioia della Musica» tutte le sere). A rotazione, un mese per uno, accanto a Zanchini (che conduceva in coppia con Augias) ci saranno Pierangelo Buttafuoco, Marcello Veneziani e altri nomi vicino all'universo conservatore ma anche altri giornalisti di diversa estrazione sociale e politica.

Altro ingresso sarà quello di Filippo Facci, anarchico in senso totale, che avrà cinque minuti di commento sfrontato a modo suo alle 12,55 su Raidue dopo «i Fatti Vostri».

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