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Rai, Borioni ricorre al Tar contro la nomina di Marcello Foa alla presidenza

Borioni, membro del Cda in quota Partito Democratico, avrebbe fatto ricorso al Tar dopo la decisione di riproporre il nome del giornalista nonostante la prima bocciatura della Vigilanza

Rai, Borioni ricorre al Tar contro la nomina di Marcello Foa alla presidenza

Secondo quanto riportato da Adnkronos, il consigliere Rai Rita Borioni, tra i quattro membri del Consiglio d'Amministrazione del servizio pubblico, avrebbe fatto ricorso al Tar contro la nomina di Marcello Foa alla presidenza della televisione di Stato.

Per la Rai tutto secondo le regole

Alla base della scelta di Borioni, membro in quota Partito Democratico, il fatto che Foa, dopo la bocciatura della Vigilanza, non avrebbe potuto nuovamente essere indicato dal consiglio di amministrazioner di viale Mazzini per l'incarico. Eppure, qualche ora dopo il suo ricorso, una nota dell'ufficio stampa della Rai scriveva: "In merito al ricorso presentato al Tar dal consigliere di amminitrazione Rita Borioni, l'Azienda precisa che ogni deliberazione è stata assunta -previa consultazione dei pareri legali all'uopo forniti e in coerenza con le istituzioni parlamentari preposte- nel pieno rispetto della legge e delle procedure previste".

La risposta del segretario della Commissione Vigilanza

E a ribattere, ci ha pensato, su Facebook, il deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione Vigilanza Rai. Che ha scritto: "Di quali pareri legali parla la Rai sulla votazione di Foa? Ancora l'11 settembre, diverse settimane dopo la prima votazione e a pochi giorni dell'illegittima seconda votazione in Vigilanza, con un comunicato ufficiale la Rai smentiva che esistessero pareri legali dell'azienda sulla questione. A Viale Mazzini hanno mentito l'11 settembre oppure mentono adesso? Chiedo l'accesso agli atti, se esistono davvero questi pareri devono essere a disposizione del Parlamento".

La nomina di Foa

Il giornalista, dal 26 settembre 2018 ai vertici della televisione pubblica, era stato proposto dal governo Conte, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Il primo agosto era arrivata la prima bocciatura da parte della prima commissione di Vigilanza Rai, con 22 favorevoli alla designazione e una scheda bianca su un quorum di 27. Il nome di Foa è stato, però, riproposto dal consiglio di amministrazione, diventando presidente pochi mesi fa.

A suo favore hanno votato, oltre alla maggioranza di governo, anche Fratelli d'Italia e Forza Italia.

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