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Renzi scippa una deputata a Calenda

Il leader Iv: "Fuga? Sì, ma verso di noi". La stilettata: "Carlo ora flirta con Pd e 5s"

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Altro che «fuga da Italia viva in crisi»: Matteo Renzi si presenta davanti alla stampa estera per annunciare nuovi ingressi nel suo partito.

Ovviamente il «pezzo» più pregiato è un nuovo parlamentare: Isabella De Monte, sottratta ad Azione dell'ex alleato Carlo Calenda. «Ma per me è un ritorno a casa», spiega lei, che dalle file del Pd renziano arriva. Una replica indiretta allo «scippo» calendiano della ex ministra Elena Bonetti (e alla prossima uscita da Iv ad Azione di Ettore Rosato). Ma entrano in Iv anche una assessora alla Regione Sardegna (governata dal centrodestra) , Anita Pili, e la consigliera comunale di Genova (giunta Bucci) Arianna Viscogliosi. «Se fuga c'è, è verso di noi» e verso quel «centro» di cui, rivendica Renzi, «c'è estremo bisogno in Italia, perchè il centro non sono certo Salvini e Meloni, che litigano più delle correnti del Pd», o tantomeno «il fu-campo di largo di Conte e Schlein». Perchè «in questa stagione politica in cui il caos sembra avere la meglio, scoppiano guerre e nessuno ne parla, la politica deve ritrovare il suo spazio e il nostro governo non sta brillando. Il caos prevale sulla politica e in questo scenario l'opposizione riesce a fare peggio, e non è facile». Ce n'è ovviamente anche per Calenda, che «rompendo con il Terzo Polo ha commesso un errore. Ora vedo che propone un accordo sulle riforme a Pd e M5s», rilanciando la proposta del cancellierato. «Noi invece restiamo con gli elettori del Terzo Polo: il sindaco d'Italia era nel nostro comune programma elettorale. Non cambiamo idea perchè adesso c'è anche Giorgia Meloni su questo».

L'ex premier è durissimo con il leader grillino: «Ieri con Conte a Lampedusa è andato in scena il trionfo dell'ipocrisia. Il campo largo Conte lo deve fare con la Lega, non con il Pd, che è riuscito ad allearsi con quelli che hanno fatto i peggiori decreti sulla immigrazione». Per non parlare dell'eredità funesta del Superbonus: «Pochissimi hanno analizzato il peso di quella misura sull'inflazione italiana, con l'esplosione dei prezzi dei materiali edili. Conte, tutto preso dal suo protagonismo social, ha scritto una legge sciatta e sbagliata, che ha consentito a pochi furbi di derubare i cittadini con la copertura del suo governo incapace».

Intanto l'ex leader Cgil Sergio Cofferati annuncia il suo ritorno nel Pd: «Una notizia che non stupisce: se ne andò contro il Jobs act di Renzi, e torna oggi che il Pd di Schlein torna massimalista», dice da Iv Raffaella Paita.

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