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La Meloni firma il patto "contro inciuci e cambi di casacca"

Oggi pomeriggio, una pattuglia di candidati di Fratelli d’Italia ha siglato il patto “Noi non tradiamo”

La Meloni firma il patto "contro inciuci e cambi di casacca"

“Un impegno solenne a non cedere all’inciucio, a non formare governi di larga coalizione e a non tradire l’espressione del voto degli elettori”. Sottoscritto nero su bianco, oggi pomeriggio, da una pattuglia di candidati di Fratelli d’Italia, chiamati a raccolta su palco del cinema Adriano di Roma da Giorgia Meloni per l’evento “Noi non tradiamo”. Una task force che, da Nord a Sud, ha siglato il patto “contro inciuci e cambi di casacca” in rappresentanza dell’intera squadra che corre per il Parlamento e le Regioni sotto l’egida di FdI.

Luca De Carlo, primo cittadino di Calalzo di Cadore e candidato alla Camera in Veneto ha promesso che si occuperà “prima degli italiani” dando “concretezza alle politiche per le famiglie come bonus nascita e l’assistenza alle mamme lavoratrici”. Con lui Laura Magoni, candidata al Senato in Lombardia e sportiva: “Mio padre – ha spiegato – mi ha insegnato lo stile di vita della Destra: orgoglio, onestà e trasparenza. Io non tradisco”.

Per le regioni del Centro Italia, invece, si sono susseguiti gli interventi di Antonio Guidi, già ministro e candidato al Senato; Maria Teresa Bellucci, psicoterapeuta, esponente del mondo del Terzo Settore e candidata alla Camera nel Lazio; Giampiero Monti, candidato alla Camera nel Lazio già membro delle Forze Armate; Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa e candidato alla Camera nel Lazio; Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione “Vittime del salva-banche” e candidata alla Camera in Toscana. “Ho iniziato la mia battaglia costituendo un’associazione per tutelare il diritto dei cittadini espropriati a seguito della crisi bancaria e della truffa escogitata da banche e governo”, ha ricordato la Giorgianni che si è scoperta “patriota” grazie a Giorgia Meloni: “L’unica ad essere venuta in piazza a chiederci di cosa avevamo bisogno”. Anche il primo cittadino del comune terremotato di Leonessa, Paolo Trancassini, ha puntato il dito contro il governo che “non ha fatto nulla per aiutarci” augurandosi che “dal 5 Marzo Fratelli d’Italia e il nuovo esecutivo diano speranza e forza ai territori dimenticati”.

Dal Sud si sono mobilitati Rosa Sigillò, Carolina Varchi e Gianni Lampis. La Sigillò, candidata alla Camera nel Lazio e in Calabria e in prima linea contro la riforma della “Buona Scuola”, ha promesso “di ridare dignità alla scuola ed agli insegnanti”. La Varchi, avvocato palermitano e capolista nel collegio di Bagheria, ha ricordato le oceaniche manifestazioni del 1992 e i ragazzi scesi in piazza per Paolo Borsellino: “È questo il mio senso di patriottismo, non lasciare indietro nessuno”. Lampis, classe 1988, ex consigliere regionale in Sardegna in corsa per un seggio alla Camera, ha concluso spiegando che “i giovani hanno tanto da dare: la Sardegna è la mia terra, l’Italia è la mia Patria.

Io non tradisco i miei fratelli italiani”.

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