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Salvini avverte Di Maio e i dem "Pronti a scendere in piazza"

Centrodestra unito e il leader del Carroccio minaccia: mobiliteremo gli italiani se il voto non sarà rispettato

Salvini avverte Di Maio e i dem "Pronti a scendere in piazza"

«Siamo uniti, nessuno ci dividerà». Per il centrodestra arrivano buone notizie da Trieste. Dopo la lunga sequenza di indiscrezioni di stampa - puntualmente smentite - sulla volontà della Lega di rompere l'alleanza e procedere al ribaltone, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si ritrovano in piazza Unità d'Italia a Trieste, all'Harry's Bar e si concedono una photo-opportunity che vale più di mille dichiarazioni. «E alla fine prima della mezzanotte Matteo Salvini e io ci siamo ritrovati nella più bella piazza d'Italia con le nostre squadre. Sarà un successo!», scrive il presidente di Forza Italia sui social. E al Tg1 rilancia l'ipotesi di un governo di centrodestra «puro». «Nonostante tutte le notizie false che si fanno circolare il centrodestra è solido, solidissimo e in salute, l'unica soluzione che vediamo è un governo di centrodestra che si presenti in Parlamento con dei progetti concreti». Un concetto ribadito anche da Licia Ronzulli. «Se due persone stanno per lasciarsi si trovano a bere insieme? Le notizie che ci danno un giorno sì e l'altro pure in procinto di dividerci sono polpette avvelenate che hanno soltanto lo scopo di indebolirci, perché sanno che insieme siamo i più forti». E da Giovanni Toti: «Il centrodestra, da settimane, respinge offerte, anche scabrose, perché si spacchi, si divida o proceda in geometria variabile. Non è successo, non succede e non succederà».

Salvini, invece, inizia ad alzare il tiro contro il possibile «governo dei perdenti». «Sento che migliaia di persone sono pronte, in caso di un folle governo Pd-5Stelle, a scendere in piazza. Altro che consultare i militanti piddini e grillini in rete, la Lega è pronta a mobilitare milioni di italiani se il voto non sarà rispettato. Il Pd ha già fatto troppi danni agli italiani in tutti questi anni di malgoverno».

Di certo ora tutti i riflettori, dopo la vittoria in Molise, sono puntati sul Friuli Venezia Giulia dove stamattina si apriranno le urne. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia candidano Massimiliano Fedriga. Votando per lui, dice Salvini, «si dà un bel segnale anche a Roma, ai signori che dormono e amoreggiano, fregandosene del voto degli italiani». Mariastella Gelmini conferma che «dopo il Molise, il centrodestra unito ha la grande occasione di riconquistare il Friuli. Andare a votare e scegliere Forza Italia significherebbe garantire alla regione, con Fedriga presidente, un buon governo per cinque anni e riconfermare la nostra coalizione prima forza politica, evidenza scomoda per qualcuno e di cui si dovrà tener conto nei prossimi giorni per la formazione del governo». Giorgia Meloni si rivolge al Quirinale: «Dopo il probabile fallimento del contratto dei perdenti tra M5s e Pd, Mattarella dia senza indugi l'incarico al centrodestra, che ha vinto le elezioni, in modo che possa presentarsi in Parlamento a chiedere la fiducia su pochi e chiari punti programmatici. È l'unica posizione rispettosa della sovranità popolare». Il pressing per un incarico al buio al centrodestra inizia dunque a salire.

Resta, però, da convincere Salvini, da sempre dubbioso su questa ipotesi.

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