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Roma, Salvini vuole le primarie. Ma FI e Fdi: "C'è già Bertolaso"

Il leader del Carroccio: "Se il centrodestra perde fa il più grande regalo possibile a Renzi". E propone le primarie a Roma: "Se volete possiamo farle anche in altre città". Ma la Meloni: "Una perdita di tempo". E Gasparri: "Resta Bertolaso"

Roma, Salvini vuole le primarie. Ma FI e Fdi: "C'è già Bertolaso"

"Così il centrodestra a Roma perde e fa il più grande regalo possibile a Matteo Renzi". Durante una conferenza stampa a Montecitorio, durante la quale ha fornito i dati della consultazione organizzata a Roma dal Carroccio sulle candidature per il Campidoglio, Matteo Salvini rivolge un appello agli alleati del centrodestra: "Fermiamoci un attimo e ragioniamo se non sia il caso di coinvolgere tutti i cittadini in una giornata di partecipazione e di scelta popolare". Primarie che il leader del Carroccio sarebbe pronto a indire "anche in altre città". Da Forza Italia e da Fratelli d'Italia, però, è stata subito respinta al mittente la proposta e confermata la candidatura di Guido Bertolaso.

Lo scrutinio è ancora in corso. Ma i militati hanno già scrutinato oltre il 60 per cento delle schede. E il risultato è ormai delineato. Tanto che Salvini presenta con soddisfazione i risultati delle consultazioni per far indicare ai romani le loro preferenze sul candidato sindaco del centrodestra ai gazebi a Roma dello scorso fine settimana. "In ventiquattr'ore quasi 15mila persone sono uscite di casa per esprimere la loro opinione ed è qualcosa che deve servire a tutto il centro destra", ha commentato il leader del Carroccio annunciando che in testa c'è Alfio Marchini (1.450 voti). Seguono Irene Pivetti (1.300), Francesco Storace (1.250) e Guido Bertolaso (1.050). "A metà dello spoglio nessun candidato arriva alla maggioranza - spiega - non dico tutti sullo stesso piano, ma ci sono poche percentuali di differenza". Sui voti incassati dall'ex capo della Protezione civile, attualmente candidato alla corsa per il Campidoglio, ammette che si aspettava prendesse meno voti. "Evidentemente - ammette - la sua proposta ha una sua dignità".

Da qui la proposta a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni di indire le primarie del candidato per il centrodestra:"I gazebo erano una roba nostra, non rappresenta tutti, ma dà un risultato". E promette di essere disposto a"fare un passo indietro a fronte di qualunque nome venga fatto dai cittadini romani". Perché Salvini sa bene che con quattro o cinque candidati il centrodestra non va da nessuna parte. "La Lega - assicura - ci tiene più di altri a tenere unito il centrodestra". Un discorso a parte va, invece, fatto per il Nuovo centrodestra che, a seconda dell'occasione, si schiera da una parte o dall'altra. A Milano, per esempio, sostiene la corsa di Stefano Parisi. "Un conto è Maurizio Lupi, un conto Angelino Alfano - spiega Salvini - ua parte di Ncd che governa la Lombardia è di centrodestra. Un'altra è disposta a tutto pur di governare con Renzi".

Da Forza Italia è arrivata una chiusura totale alle primarie, soprattutto a Roma. "Prendiamo atto di una richiesta di maggiore coinvolgimento - mette in chiaro Maurizio Gasparri - ma i risultati della consultazione non cambiano il punto". Il senatore azzurro ricorda a Salvini che, quando ha incontrato Berlusconi e la Meloni, lui stesso ha concordato la candidatura di Bertolaso. "La nostra proposta resta Bertolaso, poi verificheremo le possibilità di convergenza". "L'unica notizia di oggi è che a Roma si continua a perdere tempo senza motivo", ha fatto eco la leader di Fratelli d'Italia invitando gli alleati a decidere una volta per tutte su chi vogliono puntare.

"Noi - avverte - ci regoleremo di conseguenza".

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