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In carcere anche se incinte: le ladre rom non la scampano

La lotta del ministro dell'Interno contro le ladre rom: "Nonostante la scusa della gravidanza, mandate in carcere. Ai loro numerosi figli penseranno i rispettivi mariti"

In carcere anche se incinte: le ladre rom non la scampano

Ladre rom ancora in azione alla stazione di Termini. Due donne pregiudicate hanno derubato un turista americano in arrivo nella Capitale per un bottino di oltre 4mila euro.

Ma questa volta, la gravidanza non potrà salvare le due. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno con un post sul suo profilo Facebook. "Gli agenti le hanno identificate, arrestate e, nonostante la scusa della gravidanza, mandate in carcere", ha spiegato Matteo Salvini.

Così il vicempremier leghista fa riferimento alla vicenda di "madame furto", la ladra rom arrestata più di quaranta volte, ma che in prigione non è mai stata. Perché? "Sono incinta", aveva spiegato la 33enne rom di origine bosniache.

Un figlio dietro l'altro (quest'ultima è la sua undicesima gravidanza) e la giustizia italiana non riesce a rinchiuderla dietro alla sbarre. E Salvini non ci ha visto più: "Questa maledetta ladra in carcere per trent'anni, messa in condizione di non avere più figli, e i suoi poveri bimbi dati in adozione a famiglie perbene. Punto", aveva cinguettato il ministro, creando non poche polemiche.

Ora, dopo l'ennesimo caso di furto, arriva un nuovo messaggio del leghista contro i rom. "Hanno derubato un turista americano. Ai loro numerosi figli penseranno i rispettivi mariti.

Tolleranza zero per questa gente".

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