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Salvini insiste: "Io con Meloni" ​E Maroni lo gela: "Roma a FI"

Salvini insiste sulla Meloni: "La sostengo, candidata migliore". E Maroni lo gela: "Roma va lasciata a FI"

Salvini insiste: "Io con Meloni" ​E Maroni lo gela: "Roma a FI"

"Sosterrò la Meloni. A Milano abbiamo Parisi sostenuto da squadra forte e compatta, a Roma non c’erano le condizioni". Lo ha detto, secondo quanto si legge sul suo profilo twitter, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ospite di Agorà, su Raitre, soffermandosi sulle candidature a sindaco di Roma. "Se a Roma non ci fosse stata la sciagura Marino - aggiunge - oggi non si voterebbe, la Meloni - ribadisce - è la candidata migliore per la città". Il leader del Carroccio dunque si schiera senza indugiare dalla parte della Meloni e intervenendo, ieri sera, a Ballarò, ha aggiunto: "Scopro questo grande interesse per la qualitàdella vita delle mamme. Ci sono mamme che fanno il medico, l’architetto, leinfermiere, ci saranno mamme che faranno il sindaco. Sosterrò convintamente la Meloni qualora si candidi sindaco". E ancora: "Sono convinto che riusciremo ad arrivare al ballottaggio anche alle amministrative di Roma. Ma se non ci fosse la Lega, voterei Movimento 5 Stelle al ballottaggio con il Partito Democratico". Poi spiega: "Il nostro obiettivo è arrivare con Giorgia Meloni al ballottaggio, a quel punto, se il centrodestra vuole unirsi sarà unito e i romani ci daranno una mano".

Infine ribadisce: "Meloni è diecimila volte meglio di Bertolaso! Se si candida sindaco di Roma, la sosterrò con tutto il mio impegno". Intanto però nel Carroccio è scontro sulle mosse per la corsa al Campidoglio. Roberto Maroni lancia infatti un chiaro messaggio a Salvini: "A suo tempo ero convinto che si dovesse lasciare la scelta del candidato a Silvio Berlusconi: a Roma Forza Italia è il partito maggiore del centrodestra, e dunque Berlusconi si assuma la responsabilità di decidere lui. Però, questo andava fatto prima. La battaglia per la leadership del centrodestra, sottolinea, non si vince facendo la guerra all’alleato, ma con progetti e proposte. La leadership la ottieni con la lotta sull’euro e sull’aliquota fiscale unica. E poi conquistando la fiducia di un’intera area. Ma quando il leader del tuo partito viene attaccato, è normale un compattamento dei ranghi. Questa è una crisi romana, non nazionale.

Io ancora spero si possa trovare una soluzione".

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