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Salvini: "Studiare castrazione chimica in altri Paesi"

Il vicepremier risponde al ministro della Salute, contraria a tale pena. E poi assicura: "Aboliremo il rito abbreviato"

Salvini: "Studiare castrazione chimica in altri Paesi"

Quello della giustizia è un tema molto sentito dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che questa sera ha visitato il carcere di Bollate per un incontro promosso dall'associazione "Fino a prova contraria". In questa occasione, il leader leghista ha detto che la castrazione chimica "è sperimentata volontariamente in tanti Paesi occidentali, quindi ci sono persone che chiedono di essere messe in condizione di non avere più gli istinti per commettere violenze bestiali e quindi qualcuno studi quello che viene sperimentalmente applicato in altri Paesi". Un messaggio chiaro al ministro della Salute, Giulia Grillo, che aveva detto di esser pronta a votare contraria a una proposta per introdurre la castrazione chimica. Una remora che non ha senso, secondo il vicepremier: "Se qualcuno mette le mani addosso a una donna o a un bambino non va solo rieducato, va curato, perché trattasi di schifoso che va aiutato a non ricommettere gli stessi errori. Anche farmacologicamente, se servisse".

Il ministro ha poi assicurato, dettando la linea al governo, che "sarà legge dello Stato anche l'eliminazione del rito abbreviato e dello sconto di pena per alcuni reati particolarmente gravi e lo sarà entro questa primavera".

Incalzato da Annalisa Chirico, Salvini ha promesso di non augurare più a nessuno di marcire in galera: "A marcire lasciamo le piante, certezza pena sì ma vedrò di essere più attento, non dico più raffinato perché è una mission impossible".

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