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Salvini a Theresa May: "Più dura nelle trattative con l'Ue"

Il ministro dell'Interno si rivolge alla premier britannica in un'intervista al Sunday Times e ipotizza anche un'uscita dall'Ue senza accordo "su alcuni principi non è necessario essere flessibili e non si dovrebbe tornare indietro"

Salvini a Theresa May: "Più dura nelle trattative con l'Ue"

Matteo Salvini si rivolge direttamente a Theresa May in un'intervista al Sunday Times e parla della Brexit. "La mia esperienza al Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o ti raggira", dice il ministro dell'Interno parlando delle trattative per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. E secondo Salvini, potrebbe anche essere necessaria un'uscita da Bruxelles senza accordo. Un'ipotesi che è considerata un incubo da molti osservatori, ma che per il ministro dell'Interno non è impossibile. Il motivo? "Perché su alcuni principi non è necessario essere flessibili e non si dovrebbe tornare indietro".

Il leader del Carroccio si schiera quindi a favore della scelta del popolo britannico di uscire dall'Ue. Una decisione che si è cercato in tutti i modi prima di demonizzare e poi di rendere sostanzialmente innocua. Lo ha dichiarato lo stesso ministro dicendo che l'Europa ha cercato in tutti i modi di "punire" Londra per aver espresso un voto democratico.

Ma i rischi che si arrivi alla data finale senza un accordo sono alti. I negoziati traballano e il governo May è debole. Ma l'Unione europea non è da meno. Colpita su tutti i fronti, la struttura comunitaria non è più in grado di esprimere una linea durissima contro Londra come subito dopo il referendum. E Salvini, così come i leader sovranisti, è consapevole della carta che possono giocarsi i leader che puntano a cambiare l'Europa.

Il ministro dell'Interno sta assumendo, in questi giorni, un ruolo molto importante da un punto di vista internazionale. L'intervista all'autorevole quotidiano britannico, nella sua edizione domenicale, ne è la dimostrazione. Il mondo anglosassone, sia a Londra che a Washington guarda con interesse l'esperimento italiano. E se negli Stati Uniti Donald Trump appare entusiasta del governo Conte, nel Regno Unito si iniziano a creare le prime convergenze. Londra ha bisogno di alleati. Proprio per questo motivo, l'assist di Salvini alla premier May e alla Brexit non è da sottovalutare. Siamo in un'epoca di grandi movimenti politici a livello internazionale.

E l'Italia potrebbe ritagliarsi uno spazio importante non solo nel mondo euroscettico, ma anche in quello atlantico.

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