Cronache

A San Pietro è già pronta la prossima "tomba papale"

Bergoglio ha 79 anni e Ratzinger 88. Il sepolcro dove riposerà uno dei due è già stato preparato

A San Pietro è già pronta la prossima "tomba papale"

“Nessun mistero. È necessario prevedere che nelle grotte vaticane vi siano posti per tombe negli anni futuri. Vi era solo una cappella libera e quindi era saggio prevedere anche altre possibilità”. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha spiegato così la decisione di installare una nuova tomba, sotto la basilica di San Pietro, dove sono sepolti i pontefici. Si tratta di un sarcofago di pietra candida, per ora senza iscrizioni e che sarà destinato ai dei due papi che al momento vivono in Vaticano, il “regnante” 79enne Bergoglio e l’ “emerito” 88enne Ratzinger che, pur essendo forte di spirito, ha un fisico molto indebolito.

Il tabù della morte in Vaticano è stato sdoganato da Papa Francesco in varie occasioni. "Dove Dio chiede, seriamente, e quando Dio chiede. Quando ero più giovane la immaginavo più noiosa – ha detto rispondendo a una domanda sulla sua dipartita - Ora penso che sia un mistero di incontro. E così inimmaginabile, però deve essere molto bello, molto felice, incontrarsi con il Signore". Un’altra volta l’ha parlato dei lutti in famiglia e ha detto: “Per i genitori, sopravvivere ai propri figli è qualcosa di particolarmente straziante, che contraddice la natura elementare dei rapporti che danno senso alla famiglia stessa. La perdita di un figlio o di una figlia è come se fermasse il tempo: si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro”. E ancora: “La morte, che si porta via il figlio piccolo o giovane, è uno schiaffo alle promesse, ai doni e sacrifici d’amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere. Tutta la famiglia rimane come paralizzata, ammutolita”. Alla morte fisica, Bergoglio ha associato degli elementi che “si chiamano odio, invidia, superbia, avarizia; insomma, il peccato del mondo – ha detto - che lavora per la morte e la rende ancora più dolorosa e ingiusta” ma poi ha spiegato “di fatto la morte non ha l'ultima parola. Il buio della morte va affrontato con un più intenso lavoro di amore.

Dio mio, rischiara le mie tenebre”.

Commenti