Economia

Sanità, Gualtieri: "Abolito il Superticket dal settembre 2020"

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, esulta sui social: "Con la manovra abbiamo abolito il superticket: da settembre 2020 non si pagherà più la quota fissa di 10 euro. Per una sanità più equa". Ma in molte regioni non c'era già più

Sanità, Gualtieri: "Abolito il Superticket dal settembre 2020"

"Con la manovra abbiamo abolito il superticket". Lo annuncia il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, con un post su Twitter: "Da settembre 2020 non si pagherà più la quota fissa di 10 euro per la partecipazione degli assistiti al costo delle prestazioni sanitarie. Per una sanità pubblica più equa". La misura - già prevista nel testo della legge di bilancio uscita dal Cdm e presentata in Parlamento, dove dovrà essere approvata entro il 31 dicembre insieme al decreto fiscale allegato - dovrebbe essere quindi confermata, come auspicato più volte dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Negli ultimi mesi, l'unico esponente di Leu al governo aveva spinto a più riprese per l'abolizione di un "balzello ingiusto sulle visite specialistiche che aumenta discriminazioni e diseguaglianze e nega a tanti l'accesso alle cure", introdotto dalla legge finanziaria 2011 e messo a disposizione delle regioni per incrementare gli introiti legati alle ricette di diagnostica e visite specialistiche ambulatoriali. Non tutte, però, avevano deciso di applicarlo, come Val d'Aosta, Sardegna e le province autonome di Trento e Bolzano. Senza contare il fatto che altre regioni, vedi Lombardia ed Emilia-Romagna, l'avevano già abolito. Mentre questa settimana la Liguria, su proposta dell'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, lo ha cancellato per gli under-18 (100mila minori).

10 euro in più che, come riferisce Altroconsumo, avevano portato nel 2012 a un calo del 17,2% delle prestazioni erogate dal Sistema sanitario nazionale (Ssn). Il motivo? Per alcune di esse c'era la convenienza a rivolgersi al privato. Negli anni, diverse regioni avevano attinto a fondi propri per abrogarlo. Ora, però, si va nella direzione di un'abolizione a livello nazionale. Una decisione che costerà allo Stato sui 500 milioni di euro, da cui deriva la necessità di aumentare le risorse per la sanità pubblica.

Di recente, il ministro Speranza ha annunciato la "chiusura della stagione dei tagli alla sanità", promettendo al tempo stesso "due miliardi in più per l'edilizia sanitaria".

Inoltre, il 21 novembre, il segretario di Articolo 1 - Mdp ha comunicato il via libera del Cdm al nuovo contratto del personale sanitario pubblico, con nuove risorse per gli organici del Ssn.

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