Politica

Sanzioni all'Iran Così Berlino, Parigi e Londra bypassano Trump

Daniel Mosseri

Berlino Germania, Francia e Gran Bretagna hanno sviluppato a un meccanismo finanziario per facilitare le transazioni con l'Iran. Lo scopo non dichiarato dell'Instex (Instrument in Support of Trade Exchanges) è bypassare le sanzioni volute dal presidente americano Donald Trump contro la Repubblica islamica. Nel 2015 i tre paesi europei (E3), la Cina, la Russia e gli Usa di Barack Obama avevano raggiunto un accordo con Teheran che sdoganava il programma nucleare civile degli ayatollah in cambio di controlli affidati all'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Trump ha poi rovesciato il tavolo, ritenendo l'Iran un paese che destabilizza il Medio Oriente e l'accordo troppo debole per fermare le velleità nucleari iraniane.

«Questo passo mostra che l'Ue è unita è determinata nel suo cammino», ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. Il dipartimento di Stato Usa, da parte sua, ha fatto sapere di non aspettarsi che l'Instex, «possa avere in alcun modo impatto sulla nostra campagna di massima pressione economica». Traduzione: chi fa business con l'Iran, incorrerà nelle sanzioni Usa. Secondo la stampa tedesca, l'Instex avrà base a Parigi ma sarà guidato dal tedesco Per Fischer, ex consigliere Commerzbank. Subito applaudita dalla Confindustria tedesca (Bdi) «dimostriamo l'affidabilità dei partner europei nel commercio interazionale» , la decisione dell'E3 tradisce il solito strabismo europeo: a inizio gennaio l'Ue ha adottato sanzioni contro il ministero della Sicurezza di Teheran per aver tentato di far uccidere alcuni dissidenti iraniani in Francia e in Danimarca. Anche i Paesi Bassi sono ai ferri corti con Teheran che ritengono responsabile dell'omicidio all'Aia nel 2017 dell'arabo iraniano Ahmad Nola Nissi, membro di un'organizzazione separatista (Amla). «Le politiche dell'Iran rappresentano una minaccia per Israele» aveva riconosciuto appena lunedì scorso la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, intervenendo a una commemorazione della Shoah. La nascita dell'Instex non piace, ovviamente, a Israele.

Fonti diplomatiche israeliane in Europa hanno dichiarato al Giornale che «Bruxelles continua a sostenere moralmente e finanziariamente il regime iraniano, mentre l'Iran programma attacchi terroristici sul suolo europeo, destabilizza il Medio Oriente e continua a sviluppare missili che minacciano l'Europa».

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