Politica

Sarkozy alla ricerca del popolo perduto Ma lo ha scaricato anche suo fratello

Ammette la sconfitta ma dice non a ogni desistenza o apparentamento al secondo turno. Nicolas Sarkozy è ferito ma non si arrende: pochi minuti dopo i primi risultati è già là a chiedere di non arrendersi al suo popolo perduto. Quello che cerca disperatamente. Quello che lo votava nel 2007, quando vantava la fiducia di intellettuali (che oggi lo rinnegano e ammiccano a Le Pen), artisti e perfino votanti socialisti.L'ex presidente della Repubblica ha ripreso a frequentare i think thank per ricostruirsi una spina dorsale solida: argomenti liberali tratti dall'istituto Choiseul 100 e riunioni con trentenni svegli. In queste settimane ha teso la mano all' «ex avversario», ricordando all'estero che è monsieur Hollande il presidente e non (ancora) madame Le Pen. C'è chi dice che in questa fase sia stato più stratega che leader. Nella campagna per le Regionali è stato costretto a defilarsi in almeno due occasioni. Non per scelta, su invito dei candidati forti. Gli è stato chiesto di non personalizzare il voto. Si è visto poco nelle città ed era già sulla difensiva, in funzione anti-Fn, a fine ottobre, quando ha telefonato al segretario socialista Jean-Cristophe Cambadélis per arginare Le Pen al secondo turno. Dopo aver visto Marine in tv, gli ha detto: «Chi arriva terzo, potrebbe appoggiare il secondo».Non tutti condividono nel partito, dove ha più avversari interni di quanti non ne vantasse in passato. La fronda in vista delle presidenziali 2017 va dall'ex premier François Fillon (che lo sfiderà alle primarie per l'Eliseo su posizioni centriste) alla vicepresidente: la portavoce della sua campagna 2007, oggi numero due dei Repubblicani, Nathalie Kosciusko-Morizet, data in uscita dal gruppo dirigente già a gennaio. Sulla ricandidatura di Sarkozy all'Eliseo aleggia anche il fantasma di Alain Juppé, d'epoca Chirac ed ex suo ministro, stando ai sondaggi, «inspiegabilmente» più simpatico ai giovani.

Il fratello minore, François, lo ha scaricato in favore di un altro candidato alle primarie golliste: Bruno Le Maire.FDR

Commenti