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"Savona? No alle dimissioni" Poi Renzi attacca Di Maio per la doppia morale del Movimento 5 Stelle

L’affondo ai pentastellati, via social, dell’ex segretario del Partito Democratico: "Devono vergognarsi"

"Savona? No alle dimissioni" Poi Renzi attacca Di Maio per la doppia morale del Movimento 5 Stelle

La magistratura indaga – per presunta usura bancaria – il ministro Paolo Savona e Matteo Renzi dice la sua. Difendendo l’economista, membro dell’esecutivo Conte.

Già, sui suoi canali social l’ex presidente del Consiglio, scrive: "Sono un garantista e dunque per me il Ministro #Savona, indagato, non deve dimettersi. Ma proprio per questo dico ad alta voce che Di Maio e i suoi devono vergognarsi. Per anni hanno massacrato persone e famiglie in nome di un giustizialismo vergognoso".

Nel post su Facebook, dunque, si legge ancora: "Prima o poi verrà il giorno in cui qualche libero pensatore, intellettualmente onesto, ritroverà la forza di esporsi e di scrivere, anche sui quotidiani, quanti danni abbia fatto questo uso immondo della doppia morale. E quante persone innocenti abbiano dovuto patire una vera e propria persecuzione mediatica".

L'indagine su Savona

Insomma, Renzi torna alla carica contro il Movimento 5 Stelle, cavalcando l’iniziativa odierna dei giudici di Campobasso, che stanno indagando il ministro degli Affari Europei, insieme ad altre 22 persone, per il suo operato ai vertici di Unicredit (dal 2005 al 2013), quando il gruppo di credito avrebbe applicato dei tassi di interesse superiori alla soglia consentita dalla legge.

L’atto della procura sarebbe comunque un atto dovuto in quanto la Corte di Cassazione penale impone di indagare i vertici delle banche per via del loro ruolo di controllo e garanzia.

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