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Sea Watch, i deputati multati chiedono l’immunità

I deputati che a gennaio scorso salirono sulla Sea Watch adesso chiedono l'immunità. Per loro era arrivata una multa da 2000 euro a testa

Sea Watch, i deputati multati chiedono l’immunità

I deputati che salirono a bordo della Sea Watch lo scorso gennaio adesso si appellano all'immunità parlamentare. A bordo della nave, raggiunta con un gommone, salirono Riccardo Magi di +Europa, Nicola Fratoianni di Leu e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. I tre parlamentari chiesero di imbarcarsi sulla Sea Watch per una ispezione e per verificare lo stato di salute dei 47 migranti che si trovavano a bordo dopo essere stati salvati dall'ong nel Mediterraneo, in quel tratto di mare che separa la Libia dall'Italia. Per quella scelta era arrivata anche la dura critica del ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Stanno violando la legge, così favoriscono l'immigrazione clandestina". La nave poi raggiunse il porto di Catania per lo sbarco dei migranti. Qualche settimana dopo però ai tre deputati è stata notificata una multa da duemila euro a testa. A predisporre la sanzione è stata la Capitaneria di Porto. La motivazione: i parlamentari sono saliti a bordo prima che sull'imbarcazione fosse eseguita la "libera pratica". E adesso, proprio i tre parlamentari, hanno inviato una lettera al presidente della Camera, Roberto Fico: "Riteniamo illegittima la multa comminata – si legge nella missiva del 13 giugno – Chiediamo di investire con urgenza la Giunta delle autorizzazioni affinché la Camera dei Deputati dichiari l’insindacabilità dell’attività ispettiva da noi svolta". Poi i parlamentari aggiungono che un mandato come il loro si "attua grazie alle prerogative che tutelano la libertà di spazio".

E a chiarire la posizione dei tre deputati è anche Magi che spiega qual è il motivo che li ha spinti a inviare una lettera al presidente della Camera. In sostanza viene rivendicato il diritto dei parlamentari di poter agire allo stesso modo in futuro nel caso dovesse ripetersi una vicenda simile a quella della Sea Watch: "E’ importante stabilire cosa sia reato e cosa prerogativa di un parlamentare”. “In quelle ore – dice il radicale – Salvini ci ha accusato di favoreggiamento di immigrazione clandestina, che si tratta di un’accusa molto grave. La sanzione comminataci, invece, riguarda tutt’altro, ma non è quello il punto. Vogliamo affermare il diritto e dovere di un parlamentare, anche per il futuro, di svolgere il proprio ruolo".

Ora bisogna capire quale sarà la decisione di Fico e quali conseguenze possa avere la richiesta avanzata dai parlamentari.

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