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Sgarbi: "È un governo di peracottari. Devono tagliare se stessi"

Il critico d'arte ha sottolineato che il governo è rimasto in vita "solo per tenere in piedi 211 parlamentari, con la minaccia di tagliare gli altri". E sull'esecutivo aggiunge: "Nessuna cosa che fanno avviene per verità"

Sgarbi: "È un governo di peracottari. Devono tagliare se stessi"

Vittorio Sgarbi va giù duro contro il governo giallorosso e si inserisce nel dibattito politico sul taglio dei parlamentari, una misura fortemente sostenuta dal Movimento 5 Stelle.

Ospite della trasmissione Stasera Italia su Rete 4, il critico d’arte ha sottolineato con forza che siamo di fronte a un esecutivo di “peracottari, rimasti lì solo per tenere in piedi 211 parlamentari, con la minaccia di tagliare gli altri, quando bastava che tagliassero se stessi”. Sgarbi ha proseguito evidenziando che si tratta di una cosa che va contro la nostra Costituzione ma anche contro ogni democrazia e soprattutto contro “l’armonia dei collegi che corrispondono a persone”.

Il critico d’arte ha poi inveito sul ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dicendo che ogni volta che lo sente parlare “con il compiacimento idiota di quell’imbecille di dire tagliamo i parlamentari invece di tagliarsi qualcosa d’altro, penso che nessuna cosa che fanno avviene per verità”.

Sgarbi non è nuovo a questi attacchi. A inizio settembre, ad esempio, aveva preso di mira il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in merito all’idea del premier di creare un nuovo Umanesimo come orizzonte di una società ideale. “Non credo che Conte sappia cos'è l'Umanesimo - aveva precisato il critico-.

È una scelta ipocrita per parlare di umanità insieme a gente che non ne ha”.

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