Politica internazionale

La sinistra vuol stracciare il Memorandum con Tunisi

La lettera dei dem Boldrini e Provenzano: "Impossibile dargli seguito". L'ira di Fdi: "Scorretti, così boicottano l'Italia"

La sinistra vuol stracciare il Memorandum con Tunisi

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Mentre Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen visitano Lampedusa per cercare una soluzione ai continui sbarchi di migranti e il governo richiama l'Ue a rispettare gli impegni presi sull'immigrazione, una parte della politica italiana continua a remare contro l'operato dell'esecutivo. Non è solo la sinistra europea a cercare di boicottare il Memorandum firmato dall'Unione europea con la Tunisia ma anche i progressisti nostrani chiedono apertamente a Bruxelles: «che l'UE non dia seguito al Memorandum of Understanding che ha sottoscritto con la Tunisia il 16 luglio».

È questo il contenuto di una lettera pubblicata sul quotidiano La Stampa dai parlamentari del Pd Giuseppe Provenzano e Laura Boldrini e indirizzata al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Dopo una visita in Tunisia nei giorni scorsi, Provenzano e la Boldrini hanno affermato che «in questo contesto è impossibile dar seguito al Memorandum» chiedendo alla Commissione Ue «di accogliere l'appello del Gruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo affinché, con un gesto di dignità politica, l'Unione Europea abbandoni questo fallimentare modello di esternalizzazione delle frontiere e ritrovi la sua ispirazione umanitaria, democratica e sociale».

Secondo la Boldrini e Provenzano (che è anche responsabile esteri del Pd): «l'Unione Europea ha il dovere di aiutare la Tunisia, non la torsione autocratica che sta subendo per mano del Presidente Kais Saied. Solo in questo modo possiamo garantire che l'Unione Europea e la Tunisia guardino, insieme, a un futuro di pace, libertà e giustizia».

Peccato che, al di là delle belle parole, ci sia la realtà e trovare un accordo con la Tunisia significa, piaccia o meno, farlo con Saied.

Non a caso fonti di Fratelli d'Italia definiscono come «molto scorrette» le parole dei due parlamentari del Pd e la lettera dell'Alto rappresentante Borrell al Commissario Ue in cui dichiarava di non condividere la politica della presidente Von der Leyen sulla firma del Memorandum con la Tunisia.

Questi atti, sostengono dal partito di Giorgia Meloni, sono «volti a costruire una narrazione finalizzata a boicottare la strategia italiana di contrasto all'immigrazione illegale» e «l'obiettivo della sinistra è chiaro: dichiarare che nessuno dei Paesi del Nord Africa è uno Stato democratico e sicuro in cui poter effettuare rimpatri ed attuare politiche di contenimento dei flussi migratori, rendendo perciò ineluttabile l'immigrazione illegale di massa».

Un approccio confermato dalle parole del segretario del Pd Elly Schlein a favore della redistribuzione dei migranti e definito dalle stesse fonti di FdI «strumentale e infondato» poiché non tiene in considerazione il fatto che i paesi dell'Europa centrale hanno già accolto milioni di profughi dall'Ucraina dall'inizio della guerra.

Ancora una volta la sinistra italiana sembra non comprendere la differenza tra compiere una legittima critica politica dall'assumere posizioni che danneggiano non tanto il governo quanto tutta l'Italia come nel caso migranti.

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