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Il sondaggio che stronca le sardine di tutt'Italia

Secondo Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, il movimento di piazza non va oltre il cinque per cento

Il sondaggio che stronca le sardine di tutt'Italia

Altro che boom, altro che doppia cifra: le sardine valgono a malapena il cinque per cento dei voti degli italiani. Negli ultimi giorni, il movimento di piazza nato a Bologna per protestare contro Matteo Salvini ha cavalcato l'onda mediatica: si sono sprecati i sondaggi e si sono sparati i numeri. Ma al netto di tanto clamore, la sostanza è poca. Insomma, "tutto fumo e niente arrosto", giusto per utilizzare un noto proverbio.

"Un elettore su quattro voterebbe per le sardine" di Mattia Santori and co., raccontava infatti una recente rilevazione condotta (per il quotidiano La Repubblica) dall’istituto Demos di Ilvo Diamanti. Secondo il sondaggio, infatti, addirittura il 27% degli intervistati si sarebbe detto disponibile e pronto a votare le sardine, mentre il 38% si sarebbe dichiarato favorevole alle manifestazioni di piazza anti-sovraniste.

Poi, ecco i dati dell'Istituto Noto Sondaggi, ben lontani da quel 27% raccontato da Demos. Già, perché le analisi degli esperti di Antonio Noto, le sardine si attesterebbero al 12%. Insomma, un risultato assai importante e di tutto rispetto, in doppia cifra. Un dodici per cento raggiunto rubando voti sia al Partito Democratico che al Movimento 5 Stelle, e che poterebbe a un vero e proprio terremoto nel centrosinistra e nel panorama politico italiano, in toto.

Numeri che fanno sognare le sardine di tutt'Italia, riportati però alla dura realtà dei fatti da Alessandra Ghisleri. La direttrice di Euromedia Research, infatti, riporta coi piedi per terra i numerosi simpatizzanti del movimento nato in Piazza Maggiore a Bologna. Ospite del salotto televisivo di Tagadà, su La7, alla domanda della conduttrice Tiziana Panella in merito proprio al volume elettorale delle sardine la Ghisleri risponde così: "Negli esercizi che sono stati fatti Il voto politico delle sardine non supera il cinque per cento. E sono semplici esercizi elettorali…".

Dunque, la sondaggista tiene il punto: "Vi ricordate, per esempio, la riunione delle cosiddette madamine pro Tav-Torino Lione? Ecco, quelle sono riunioni di piazza che cercano rappresentanze e che diano delle risposte. È ovvio che queste piazze, in generale, guardano contro un centrodestra a trazione salviniana".

Infine, chiosa così: "Insomma, chi va in quelle piazze è chiunque di noi ma chi vota poi è più selettivo…".

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